Dalla Super-Tasi all'abrogazione della web tax, le novità del decreto Salva Roma
Via libera del Cdm a un decreto legge in tema di finanza locale e funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche. Nel decreto, oltre alle norme per Roma Capitale, è contenuta la Super-Tasi, ma anche l'abolizione della web tax. Il Cdm ha anche dato il via libera a un disegno di legge per garantire la funzionalità degli enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti e opere pubbliche e consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali. Ecco una rapida sintesi dei contenuti del decreto legge Salva Roma e del ddl Enti locali.
di Nicoletta Cottone
1. Decreto Salva Roma. Arriva la super-Tasi
Via libera alla Super-Tasi. L'aliquota massima della Tasi (tributo sui servizi indivisibili) per l'anno 2014 per ciascuna tipologia di immobili può essere aumentata complessivamente fino a un massimo dello 0,8 per mille complessivo.Questo significa che può essere portata al 3,3 per mille sull'abitazione principale e all'11,4 per mille sugli altri immobili. L'aumento è stato varato per coprire le detrazioni sulla prima casa di cui hanno beneficiato le famiglie italiane nel 2012. L'incremento può essere deliberato dai Comuni a condizione che il gettito relativo sia destinato a finanziare detrazioni o altre misure relative all'abitazione principale in modo tale che gli effetti sul carico dell'imposta Tasi siano equivalenti a quelli dell'Imu prima casa. Il versamento della Tasi avviene mediante modello F24 e/o bollettino di conto corrente postale (per consentire all'Amministrazione finanziaria di disporre dei dati in tempo reale non è possibile utilizzare servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali). Il Comune stabilisce le scadenze di pagamento della Tasi e della Tari (tassa sui rifiuti) prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale. È consentito il pagamento in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Per compensare il mancato gettito ai Comuni dovuto alla differenza tra l'aliquota Tasi prima casa (2,5 per mille) rispetto alla aliquota Imu (4 per mille) il contributo dello Stato di 500 milioni di euro per il 2014 attribuito ai Comuni dalla legge di stabilità viene incrementato di 125 milioni di euro. Il riparto della cifra è stabilito con un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'Interno, secondo una metodologia condivisa con l'Anci, tenendo conto dei gettito standard ed effettivi dell'Imu e della Tasi. È eliminato il vincolo di destinazione del contributo alle detrazioni, inizialmente previsto dalla legge di stabilità.
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