I protagonisti della guerra in Ucraina
a cura di Angela Manganaro
2. Viktor Yanukovich rivendica la presidenza
Ricercato per strage, esautorato dal parlamento ucraino, l'ex presidente fedele al governo russo, Viktor Yanukovich, 63 anni al potere dal 2010, dopo giorni di silenzio rispunta nel sud-ovest della Russia. È atterrato ieri sera a Rostov sul Don a bordo di un aereo scortato da caccia russi dopo aver chiesto e ricevuto garanzie sulla sua sicurezza agli alleati a Mosca, riferiscono i media locali. Il fatto però che si trovi a Rostov, quasi mille chilometri da Mosca, significa che il Cremlino preferisce gestire la vicenda con un certo distacco.
Ieri in Crimea, la penisola ucraina dove è in corso un braccio di ferro tra le nuove autorità di Kiev e la maggioranza filo-russa locale, circolava il testo di un decreto attribuito a Yanukovich che ordinerebbe il trasferimento del «governo ucraino legittimo» a Simferopoli, capitale della Crimea. Il testo del decreto è stato letto alla folla riunita davanti al Parlamento ma fonti vicine al presidente destituito sostengono che si tratti di un falso. Nella conferenza stampa chiede scusa al popolo ucraino ma sostiene che gli omicidi in piazza sono frutto delle politiche irresponsabili dell'Occidente. Non si considera «deposto» ma costretto a fuggire per minacce di morte, assicura che continuerà a combattere per il suo paese. Si dice sorpreso dal comportamento di Vladimir Putin.
«Conoscendo il suo carattere, non capisco perché sia ancora in silenzio sulla situazione in Ucraina», più chiaro ancora: «credo che la Russia debba agire».
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