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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2014 alle ore 16:34.
L'ultima modifica è del 03 marzo 2014 alle ore 11:09.

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Il Nuovo centrodestra fa quadrato sul sottosegretario alle Infrastrutture Antonio Gentile. Il senatore calabrese di Ncd è accusato di aver bloccato l'uscita in edicola di un quotidiano locale, L'Ora della Calabria, per evitare che venisse data la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di suo figlio. Il Pd preme per le dimissioni, con il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini a suggerire a chi lo ha proposto (il Nuovo Centrodestra) «una riflessione sull'opportunità della scelta» fatta.

Gentile: non ho mai chiesto di bloccare notizie su mio figlio
Lui non ci sta e contrattacca: «La macchina del fango partita dalla mia regione ha contaminato anche i grandi giornali», sottolinea Gentile. E parla di «ingiuste e infamanti accuse: non ho mai chiesto a nessuno di bloccare notizie su presunte indagini che riguarderebbero mio figlio e di cui lo stesso non è a conoscenza».

Schifani: su Gentile polemiche infondate. Quagliariello: il Pd stia ai fatti
«La polemica che si sta sviluppando intorno al presunto "caso Gentile" denota superficialità e inconsapevolezza della corsa a precipizio che di questo passo si sta compiendo verso la barbarie e l'asservimento della politica a operazioni di altra natura», avverte Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra. «Invito i colleghi del Pd a stare ai fatti». Il prsidente di Ncd Renato Schifani ricorda che «sul sottosegretario Gentile non abbiamo intenzione di accettare patenti di indegnità o di prestare il fianco a polemiche infondate. È in atto un'operazione mediatica e politica violenta - aggiunge l'ex presidente del Senato -, palesemente fondata sul nulla, e rispetto alla quale il Nuovo centrodestra non si farà influenzare».

La Lega: pronti a sfiduciare tutti gli indagati che Renzi ha messo al governo
Il Carroccio attacca. «Se questo è il nuovo che avanza, allora è un disastro. La Lega Nord è pronta a sfiduciare tutti gli indagati che Renzi ha messo al governo», sottolinea il segretario federale della Lega Matteo Salvini, facendo riferimento ai cinque sottosegretari, tra i quali Gentile, che risultano indagati.

I direttori dei giornali: Gentile deve lasciare
A chiedere un passo indietro e un ritiro della delega a Gentile sono anche i direttori di alcuni giornali, dalle colonne de Il Fatto quotidiano. «Se quella nomina l'avesse fatta Berlusconi sarebbero insorti tutti», afferma Ferruccio De Bortoli del Corriere della Sera. «Renzi deve pretendere che Ncd ritiri quel personaggio», chiede Ezio Mauro, de La Repubblica. Perentorio Roberto Napoletano, de Il Sole 24 ore: «È una figura screditata. Impossibile mediare: vada via». Per Mario Calabresi, de La Stampa, «il premier, Alfano e lui stesso dovrebbero porre rimedio». Infine Enrico Mentana, direttore dell'informazione de La 7: «Quella delega va ritirata. È un problema di libertà».

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