Dai No canal al ritiro della Turchia, i 10 nodi ancora irrisolti di Expo 2015
Mancano 422 giorni all'inizio della kermesse internazionale, ma i ritardi e le difficoltà autorizzative minacciano l'organizzazione di Expo 2015 a Milano. Ecco quali sono i progetti, le opere e le questioni ancora da affrontare per la buona riuscita dell'evento.
di Michela Finizio (hanno collaborato Massimiliano Carbonaro e Sara Monaci)
6. I 10 nodi ancora irrisolti di Expo 2015 / Addio alla metro 4
Alla fine della nuova metropolitana di Milano, la M4, l'Expo dovrà fare a meno. È l'amara considerazione che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, si è concesso di recente a margine di un incontro per fare il punto sulle infrastrutture legate alla manifestazione internazionale. «Il Comune di Milano non mi ha dato garanzie, quindi la M4 non si farà», ha ammesso Maroni, annunciando che chiederà al Governo «un contributo per il trasporto pubblico locale per sopperire alla mancata realizzazione di alcune infrastrutture, tipo la M4». Fino a questo momento si è provato a realizzare almeno le prime due stazioni della nuova metro in vista dell'Expo, quella di testa di Linate (connessa all'aeroporto) e quella successiva di Forlanini con la stazione passante tanto che grazie al decreto Fare 2013 erano stati posti altri 172 milioni per accelerare l'opera. Si tratta di un intervento complessivo da 1,8 miliardi di euro (in totale 958 milioni pubblici). Eppure ancora la metro appare impantanata a livello societario così i lavori procedono a rilento e la newco misto pubblico privata tra il Comune di Milano e la società vincitrice della gara, Impregilo, (chiamata a guidare la nuova opera e a mettere sul tavolo circa 550 milioni di euro) è ben lontana dal nascere.
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