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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2014 alle ore 16:24.
L'ultima modifica è del 05 marzo 2014 alle ore 16:58.

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Maria Elena Boschi (Ansa)Maria Elena Boschi (Ansa)

«Il governo non chiede dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia» perché ciò rispetta «il principio fondamentale della presunzione di innocenza». Lo puntualizza nell'Aula della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi rispondendo al question time ad una interrogazione del M5S sulla nomina di Francesca Barracciu a sottosegretario, precisando che «Barracciu risulta» solo «iscritta nell'elenco degli indagati».

Boschi: avviso di garanzia non è anticipo condanna
Boschi ha spiegato che «il sottosegretario Barracciu ha acquisito negli anni una notevole esperienza politica ed amministrativa arricchita anche dall'esperienza al Parlamento europeo: fattori che le consentiranno di dare un contributo al governo. Al momento la dottoressa Barracciu risulta iscritta nel registro degli indagati. Il governo non chiede le dimissioni di ministri e sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia. Abbiamo giurato sulla Costituzione, che contempla il principio fondamentale della presunzione di innocenza». In tal senso l'avviso di garanzia «è un atto dovuto a tutela dell'indagato e non una anticipazione della condanna». Il procedimento si trova nella sua fase preliminare e lo stesso sottosegretario ne ha chiesto una accelerazione. «All'esito il governo valuterà se chiederne le dimissioni», ha concluso Boschi.

Schifani (Ncd): no a passo indietro sottosegretari indagati, siamo garantisti
Il Nuovo centrodestra si schiera sulla stessa linea del Pd. Ncd non chiederà le dimissioni dei sottosegretari indagati dalla magistratura. Lo ha assicurato il presidente del partito, Renato Schifani. «Non lo abbiamo chiesto durante il violento e inconcepibile attacco al senatore Gentile e non lo chiediamo adesso. Noi - ha spiegato - siamo garantisti e per noi un'indagine non é presunzione di colpevolezza».

Gli altri sottosegretari indagati
A parte Francesca Barracciu, gli altri sottosegretari indagati (tutti del Pd) sono: Filippo Bubbico (abuso di ufficio per la nomina di un consulente regionale), Umberto Del Basso De Caro (peculato nell'inchiesta sui fondi dei gruppi del consiglio regionale campano) e Vito De Filippo (peculato nell'inchiesta sui rimborsi al consiglio regionale della Basilicata).

L'attacco di Grillo
Ieri il leader del M5s Beppe Grillo aveva puntato l'indice contro i sottosegretari Pd sotto inchiesta e aveva chiesto loro un passo indietro.

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