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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2014 alle ore 11:48.

È scattato il conto alla rovescia per il piano del lavoro, dopo che il premier Matteo Renzi ha annunciato: «Mercoledì presenteremo jobs act, Piano casa e interventi sulla scuola».
Al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti il delicato compito di trovare una sintesi tra la proposta elaborata dal team di esperti incaricati da Renzi e quella degli alleati di governo, in primis il Nuovo centro destra.
Nuovi ammortizzatori su base contributiva
Poletti sta incontrando in questi giorni i rappresentanti delle parti sociali, questa mattina si è visto con il numero uno della Cisl: «Il governo attraverso il ministro sta sondando sulle soluzioni da prendere - spiega Raffaele Bonanni - non ha deciso nulla se non di intervenire su aree delicate come gli ammortizzatori sociali». Quanto al progetto di ampliare il raggio di azione dei nuovi ammortizzatori ad una parte dei parasubordinati (l'ipotesi riguara circa 300mila collaboratori secondo gli estensotri della proposta di Jobs act), Bonanni si è detto favorevole al principio conttruibutivo: «I committenti devono farsi carico del contributo come fanno le imprese – spiega –. Al ministro ho detto che in una situazione di crisi stravolgere il sistema é pericoloso ma bisogna migliorarlo sapendo che abbiamo più persone da tutelare e meno risorse Abbiamo i Co.Co. Pro. e Co.co.co. della P.a., le partite Iva, gli associati in partecipazione. È giusto estendere il sistema ma ci vuole qualcuno che paga per loro» Perplessità sull'ipotesi di anticipare di un anno - ovvero alla fine del 2015 - la cessazione della cassa integrazione in deroga: «Siamo per mantenere la cassa integrazione in deroga - ha spiegato Bonanni - anche se pensiamo che vada migliorata, obbligando alla formazione pena la perdita dell'indennità».
Cisl: priorità alla riduzione delle tasse
Al ministro il segretario della Cisl ha ribadito la richiesta che il taglio del cuneo fiscale - che Renzi ha annunciato nell'ordine di 10 miliardi - avenga attraverso una riduzione dell'Irpef (i sindacati propongono di agire sulle detrazioni): «Spero che la prima operazione in assoluto che faccia il governo é tagliare le tasse a lavoratori e pensionati per rilanciare i consumi – aggiunge Bonanni –. È l'unica possibilità che abbiamo. Abbiamo un solo colpo: ridurre le tasse, e su questo riscontriamo un consenso veramente importante».
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