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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2014 alle ore 12:04.
L'ultima modifica è del 06 marzo 2014 alle ore 20:42.

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Da sinistra in alto Alessandra Bencini, Maurizio Romani e Laura Bignami. Da sinistra in basso: Maria Mussini e Monica Casaletto (Ansa)Da sinistra in alto Alessandra Bencini, Maurizio Romani e Laura Bignami. Da sinistra in basso: Maria Mussini e Monica Casaletto (Ansa)

Continuano le fibrillazioni all'interno del M5S. I 5 senatori dimissionari Alessandra Bencini, Laura Bignami, Monica Casaletto, Maria Mussini e Maurizio Romani sono fuori dal M5S, ha scritto questa mattina Beppe Grillo sul suo blog. «È stato loro chiesto se confermassero o meno la propria posizione e l'hanno ribadita - ha sottolineato nel blog -, i senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal Movimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani sono fuori dal M5S». E intanto, a conferma della tensione crescente, una busta con proiettili indirizzata ai senatori espulsi Lorenzo Battista e Luis Orellana è stata intercettata al centro di smistamento di Roserio in provincia di Milano. È giornata anche di un nuovo attacco di Grillo al premier Renzi sulla scorta. E il tentativo di ricucitura nel corso della riunione del tardo pomeriggio non ha avuto esito positivo.

Altri cinque pronti a lasciare
Tanto che le espulsioni dei cinque senatori dimissionari dal gruppo M5S al Senato rischiano di trasformarsi in una valanga. Altri cinque senatori, infatti, si sono riuniti per valutare le proprie dimissioni dal gruppo parlamentare dei grillini a Palazzo Madama. Le decisione - viene riferito da fonti parlamentari - potrebbe essere ufficializzata già in serata.

Spunta il lodo Bottici
È anche spuntato il lodo Bottici al Senato per provare a tenere unito il gruppo che si sta sgretolando dopo le tante espulsioni. La senatrice, una delle più fedeli all'ortodossia Grillo, propone agli espulsi: «se cambiamo insieme il regolamento del gruppo, ritirate le dimissioni?». Ma i cinque dimissionari confermanon in serata le dimissioni.

Mussini: volete il grillometro? Così ci distruggiamo
Niente streaming per la riunione della riunione del M5s durante la quale Maria Mussini, una dei cinque espulsi di giornata, ha preso di petto i suoi colleghi al Senato spiegando le sue ragioni. «Una dinamica del genere é pericolosa, distruttiva della nostra azione», premette. «Qui c'é chi vuole la guerra, ci sono dei caduti. Voi pensate 'ci siamo liberati di quattro che rompevano i c .... e ora ne facciamo fuori altri cinque'. Dal giorno delle espulsioni non c'é stata alcuna riflessione, anzi é partito il treno, é ricominciato lo stesso meccanismo». Dice che «ci sono delle persone che vogliono cambiare il sistema con strumenti diversi. Io non ho mai rilasciato una dichiarazione sconveniente. Il problema é andare a cena con Civati? Io posso cenare con chi mi pare. Che c'entra la fiducia? Questa é malafede». Infine l'attacco a chi compete per risultare il più fedele del duo Grillo-Casaleggio. «Qualcuno parla d'identità, di fedeltà: mi chiedo se ci sia il grillometro... Ho dato dimissioni per delle ragioni che ora sono ancora più evidenti».

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