Dalla casa alla malattia, tutte le regole per convivere sotto lo stesso tetto senza sposarsi
«La Convivenza, regole e tutele della vita insieme» è il titolo della guida per il cittadino realizzata dal Notariato e 11 associazioni dei consumatori: ecco i loro consigli alle coppie di fatto su come gestire i patrimoni
di Dario Aquaro e Michela Finizio
3. Guida per le coppie di fatto / La tutela reciproca in caso di malattia

I conviventi possono anche prevedere che, in tutti i casi di malattia fisica o psichica anche grave, di lesioni o infortuni di ogni genere, ovvero qualora la capacità di intendere e di volere di uno di essi risulti comunque compromessa, il partner abbia la facoltà di assistenza, sia in casa che in qualsiasi struttura esterna privata o pubblica, nonché ogni diritto di visita, attribuendosi inoltre, ai sensi dell'art. 82 d.lgs. n. 196 del 2003, ogni più ampia facoltà di delega al fine di conoscere ogni dato o informazione, anche sensibile, riguardante lo stato di salute, le cure e le terapie a cui il convivente venga sottoposto. Può essere opportuno, dunque, anche per la persona non coniugata designare espressamente, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, il proprio convivente quale amministratore di sostegno in previsione della propria eventuale futura incapacità. In mancanza di designazione, peraltro, la disciplina dettata per i conviventi non diverge da quella per i soggetti coniugati, visto che il giudice, nella scelta dell'amministratore di sostegno da nominare, deve preferire, ove possibile, e in mancanza del coniuge, proprio la persona stabilmente convivente. La designazione reciproca dei conviventi può, certamente, essere inserita nel contratto di convivenza e divenire una clausola caratterizzante questo contratto. È infatti opportuno che in occasione della stipula di un contratto di convivenza i conviventi procedano a designarsi a vicenda come amministratori di sostegno al fine di evitare che in caso di dubbi e/o contestazioni, la scelta cada su un parente, magari lontano, contro quella che sarebbe la loro volontà.
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