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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2014 alle ore 14:15.
L'ultima modifica è del 09 marzo 2014 alle ore 17:50.

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Il ministro dell'Interno Angelino Alfano esclude l'eventualità di stangate sui proprietari di seconde case, nel corso dell'intervista di Maria Latella su Sky Tg24. «Da domani chiederemo al ministero dell'Economia un rendiconto preciso perché io credo che alcuni dei numeri pubblicati oggi sui giornali sia possibile contraddirli e che la botta negativa contro i titolari delle seconde case non sia nei termini annunciati oggi dai giornali. Di certo noi non avalleremo una scelta che con una mano dà e l'altra toglie».

Tra poco più di una settimana l'Italia potrebbe risvegliarsi con una riduzione fiscale "senza precedenti" mirata, nelle intenzioni del Governo, a rilanciare l'economia, i consumi e l'occupazione. E' un annuncio insolito per un Paese piegato dalla pressione fiscale quello che e' arrivato oggi dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha addirittura fissato in appena "otto giorni" l'approdo al super taglio alle tasse e alla spesa pubblica. "Sono convintissimo - ha detto il capo del Viminale - che noi nei prossimi otto giorni daremo un segnale di riduzione fiscale che non ha precedenti". "Conosco varie finanziarie per avervi partecipato anche da componente della Commissione Bilancio, e, se gli oneri sono quelli non solo che io auspico ma sui quali stiamo lavorando, credo proprio che nei prossimi giorni ci sarà il più grosso taglio alla spesa pubblica, il più grosso taglio alle tasse che si ricorda" ha annunciato Alfano intervistato da Maria Latella.

"Non sono per un derby tra Irpef e Irap, dobbiamo trovare le risorse e se arriviamo a 10 miliardi è straordinario, se ne troviamo 10 miliardi più 1 è ancora meglio" ha detto Alfano. Ma se il numero uno di Ncd non vuole giocare la partità delle imposte, l'ipotesi che circola con maggiore forza sarebbe di impegnare la maggior parte delle risorse pari a 7 miliardi sull'Irpef mentre al il taglio dell'Irap sarebbero destinati tre miliardi.

Nel prossimo Cdm
«Nel prossimo Consiglio dei ministri ci sarà una botta molto forte sul cuneo fiscale a favore del cittadino italiano».

Sulle preferenze nella legge elettorale
«Noi siamo molto aperti, così come siamo assolutamente a favore delle preferenze. Il punto è se per raggiungere un determinato obiettivo siamo pronti a far crollare tutto l'impianto della legge ellettorale». Per la legge elettorale e la riforma del Senato «si procede su binari paralleli. La Camera approva la legge elettorale che poi passa al Senato: lì va avanti e viene approvata prima delle elezioni europee. Nel frattempo la riforma del Senato non la tratta il Senato ma la tratta la Camera, in modo tale che mentre la Camera tratta il sostanziale superamento del Senato, il Senato approva la legge elettorale che vale solo per la Camera dei deputati. Si procede in binari paralleli, in modo tale che il nostro Paese abbia contemporaneamente il governo che agisce sulle riforme economiche e il Parlamento che agisce sulla legge elettorale e sulle riforme costituzionali».

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