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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2014 alle ore 21:06.

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Ormai è una vera e propria emorragia. Non passa giorno, o quasi, che le fila del Movimento 5 Stelle, soprattutto al Senato, non si assottiglino. Dopo le ultime quattro espulsioni (Orellana, Campanella, Bocchino e Battista) e la messa alla porta - via blog del leader Beppe Grillo - di cinque dimissionari (Casaletto, Bignami, Romani, Bencini e Mussini), è di ieri l'apertura della "pratica" per l'allontanamento del senatore a 5 Stelle Bartolomeo Pepe, sfiduciato domenica scorsa dal meetup locale di Napoli (che non è quello di riferimento). Oggi la replica: nel mirino dei meetup è finita Serenella Fucksia. Anche in questo caso, con contorno di polemiche.

Fuksia "colpevole" di essersi schierata contro le espulsioni
Il meetup che ha "impallinato" la propria rappresentante in Parlamento é quello di Fabriano. La Fucksia sarebbe colpevole di aver difeso Pepe e di essersi schierata «contro tutte le espulsioni in generale» perché, ha spiegato, «sono inclusiva per forma mentis». Secondo Fucksia, infatti, «bisogna confrontarsi, non può essere che tre al Senato e tre alla Camera decidano per tutti, o comanda chi fa parte di una commissione, ma non ha le competenze in materia». E ancora, «il problema non sono mica Grillo e Casaleggio, sono le persone senza sale in zucca. O hai dinanzi gente intellettualmente onesta e obiettiva, oppure con il fanatismo non si va da nessuna parte».

Il meetup di Fabriano: non è più nostra portavoce
Il meetup di Fabriano si è «dissociato in maniera netta e decisa dalle dichiarazioni e dall'atteggiamento tenuto» dalla Fucksia e ha aggiunto: «Da questo momento noi riteniamo che la Fucksia non possa essere considerata più una portavoce, concetto che comunque le é stato estraneo da sempre avendo fatto mancare totalmente il contatto con il territorio ed essendosi da sempre espressa unicamente su posizioni personali».

Dopo le ultime tensioni giovedì nuova riunione del gruppo M5S al Senato
I due "casi" Pepe e Fuksia confermano le tensioni interne al Movimento. Giovedì si terrà come sempre l'assemblea dei senatori, e anche se la questione nonè all'ordine del giorno, il problema del dissenso interno e delle espulsioni tornerà al centro della scena. dopo le urla e i pianti della riunione della settimana scorsa.

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