Disoccupazione in aumento tra i giovani laureati, ma un titolo universitario è ancora un vantaggio
La laurea è un buon salvacondotto contro la disoccupazione, anche se non nell'immediato. L'ultima indagine di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati (ne ha coinvolti 450mila, per un totale di 64 università) conferma le maggiori difficoltà, rispetto agli altri Paesi europei, nella ricerca di un posto di lavoro
di Natascia Ronchetti
4. Laurea e lavoro / In crescita anche la precarietà

Rispetto a cinque anni fa la stabilità lavorativa ha subito una forte contrazione: 10 punti tra i triennali e 5 punti tra i magistrali. In diminuzione (3 punti) anche per i giovani con una laurea a ciclo unico. La flessione è dovuta al crollo dei contratti a tempo indeterminato: si oscilla dai 15 punti percentuali tra i laureati triennali ai 5 tra quelli a ciclo unico. In aumento, invece, il lavoro nero. Le forme di occupazione che non sono regolamentate da nessun contratto sono cresciute, dal 2008, per ogni tipo di corso di laurea, raggiungendo il 13% per i laureati magistrali a ciclo unico. In diminuzione anche le retribuzioni (intorno ai mille euro netti al mese), che tendono però ad aumentare nel corso degli anni. Da uno a cinque anni dalla laurea la media sale a 1.400 euro mensili.
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