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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 22:08.
L'ultima modifica è del 12 marzo 2014 alle ore 22:30.

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Dopo il gelo dei giorni scorsi con il premier, scoppia la pace tra i sindacati e il premier Matteo Renzi alla luce delle misure annunciate sul fronte del calo delle tasse sul lavoro e dell'aumento del prelievo sulle rendite. «Se il governo non ci consulta ma fa le cose che chiediamo, si va sulla strada giusta» ha detto a "Otto e mezzo" Susanna Camusso. Positivi anche i commenti dei segretari generali della Cisl e della Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

Camusso: oggi si può cominciare a festeggiare
Camusso giudica positivamente «l'abbassamento delle tasse per i lavoratori» e «la costruzione di un rapporto tra diminuzione dell'Irap alle imprese e le rendite finanziarie», anche se «per i pensionati si poteva fare di più». Niente sciopero generale dunque. Anzi: «Oggi si può cominciare a festeggiare». Insomma, Camusso promuove con un «voto alto» Renzi: «sul piano della comunicazione anche dieci e lode. Poi i provvedimenti li vedremo uno per uno» ha detto la leader Cgil.

Bonanni: molto bene aumento tasse su rendite finanziarie
«Non ha voluto confrontarsi con le parti sociali. Ma siamo contenti che il presidente del Consiglio Renzi, abbia preso a mani piene tutta la nostra impostazione. Lo sta facendo senza poterlo dire». È questo il primo commento del segretario generrale della Cisl, Raffaele Bonanni sui provvedimenti annunciati oggi dal Governo. Particolarmente positivo «è l'innalzamento dal 20% al 26% delle tasse sulle rendite finanziarie - ha aggiunto Bonanni - perché sono dieci anni che noi insistiamo su questo».

Angeletti: ottimo, finalmente taglio tasse
«Ottimo. Finalmente, dopo 4 anni di scioperi e manifestazioni siamo riusciti a far sì che i lavoratori abbiano una consistente riduzione delle tasse. Sicuramente è una svolta. Ora vedremo i dettagli e, ovviamente, ci auguriamo che non si sia dimenticato dei pensionati». È quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.

Sangalli: bene famiglie, errore su autonomi
Più diversificato l'umore delle imprese. «Il sostegno alle famiglie con i redditi più bassi, stremate dalla crisi, e i primi segnali concreti sullo snellimento della burocrazia, vanno certamente nella giusta direzione - commenta il numero uno di Confcommercio, Carlo Sangalli - Tuttavia rimane un errore l'esclusione dai benefici sull'Irpef di tante partite Iva e lavoratori autonomi». Non è un «mercoledì da leoni ma è un mercoledì molto buono - afferma il presidente di Rete Imprese Italia, Marco Venturi - Assistiamo a un cambio del modo di fare politica».

Attacco M5s: Renzi non ha nulla da dire
Gli annunci del premier non convincono invece l'opposizione. Il M5s sceglie la chiave del sarcasmo: «Renzi è come il pesciolino rosso delle sue slide. Non ha nulla da dire anche se apre la bocca. Il suo piano per il lavoro e l'economia è fuffa allo stato puro» è il giudizio dei deputati pentastellati in una nota.

Toti (Fi): Renzi confuso su tempi e coperture
Critiche arrivano anche da Forza Italia. «Apprezziamo l'entusiasmo ma il giudizio completo lo avremo il 1 maggio. Quello che abbiamo visto è un pò di confusione soprattutto sulle coperture e sui tempi», ha sottolineato il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, commentandoa "Porta a Porta" le misure annunciate dal premier. «Sulle coperture vedo delle difficoltà per Renzi, è una manovra che ha un pò di profumo elettorale», ha aggiunto Toti.

Meloni (Fdi): Renzi venditore di pentole
Grillini e azzurri non sono gli unici a ironizzare sull'intervento del presidente del Consiglio. Da Fratelli d'Italia le parole più pungenti. Il presidente nazionale Giorgia Meloni ha paragonato il presidente del Consiglio a un venditore di pentole: «Valuteremo dalla reale qualità delle pentole se acquistarle. Speriamo di non doverci accorgere, quando non saremo soddisfatti, che non ci sono più i soldi per essere rimborsati».

Salvini (Lega): se non ridiscute vincoli Ue è solo televendita
Duro anche il commento del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini: «Se Renzi aumentasse gli stipendi, sarebbe buona cosa - dichiara - ma se non ridiscute i folli vincoli europei e l'Euro che ci ammazza, rimarranno solo promesse da televendita. E finché non sarà cancellata la riforma Fornero, e non saranno restituiti i diritti acquisiti a milioni di lavoratori, esodati e pensionati, non ci sarà giustizia».

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