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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 19:43.
L'ultima modifica è del 12 marzo 2014 alle ore 22:17.

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Sblocco «immediato e totale dei debiti della Pa.: 22 miliardi già pagati e 68 miliardi totali che pagheremo entro luglio». Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi nel riferire il varo da parte del Cdm di un disegno di legge che sarà poi seguito da un decreto. «Abbiamo preso la stima della Banca d'Italia, mentre al ministero dell'Economia non sono così convinti, che i debiti della Pa siano 68 miliardi. Entro luglio li sblocchiamo tutti», ha ribadito il premier, per il quale il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, genererà un «maggiore gettito fiscale».

I rilievi dell'Ue
Il Consiglio dei Ministri ha avviato l'esame di un disegno di legge contenente norme per agevolare ulteriormente il rispetto della normativa europea sui temi di pagamento da parte della Pubblica amministrazione(limite di 30 giorni, derogabili al massimo a 60 per le imprese pubbliche, la sanità o alcuni casi eccezionali). Tre gli scopi del disegno di legge persegue: adeguare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni a quelli previsti dalla relativa direttiva europea; favorire la cessione del credito al sistema bancario;
accelerare il pagamento dei debiti arretrati (già avviato nel 2013 con il pagamento di più di 22 miliardi ai creditori).

Padoan: ddl per accelerare pagamenti
«Lo scopo di avere un nuovo strumento che è il ddl è quello duplice di accelerare i pagamenti residui e mettere in campo misure che impediscano che in futuro episodi del genere». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Introdurre un sistema di pagamenti è un fattore di estrema trasparenza reso possibile dal fatto che la completa informatizzazione dei certificati permette di identificare quello che è lo stato dei pagamenti, monitorarne il percorso e fare in modo che siano rispettatti i tempi», ha aggiunto Padoan.

Adeguare i tempi di pagamento delle Pa
Nelle more dell'avvio della fatturazione elettronica, i creditori e le amministrazioni comunicheranno i dati relativi alle fatture tramite la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni. Tra gli obblighi per le amministrazioni: registrazione delle fatture pervenute; prospetto con l'importo pagato in ritardo nell'anno, da allegare al bilancio; incentivo legato agli obiettivi di finanza pubblica per chi rispetta i tempi di pagamento; sanzione (divieto di assunzione) per chi non rispetta i tempi di pagamento; certificazione del credito con risposta (pagare, certificare o rigettare) entro 30 giorni. Le fatture inviate in formato elettronico verranno poi instradate sulla piattaforma, senza ulteriori oneri per le imprese.

Favorita la cessione dei crediti delle Pa
Lo Stato offre una garanzia sui debiti di parte corrente delle Pubbliche amministrazioni al momento della cessione agli intermediari finanziarie. In particolare, i soggetti creditori possono cedere pro-soluto il credito certificato e assistito dalla garanzia dello Stato ad una banca o ad un intermediario finanziario, anche sulla base di apposite convenzioni quadro. La pubblica amministrazione debitrice diversa dallo Stato può chiedere, in caso di temporanee carenze di liquidità, una ridefinizione dei termini e delle condizioni di pagamento dei debiti, per una durata massima di 5 anni, rilasciando, a garanzia dell'operazione, delegazione di pagamento. La Cassa depositi e prestiti, nonché istituzioni finanziarie dell'Unione Europea e internazionali, possono acquisire, dalle banche e dagli intermediari finanziari, sulla base di una convenzione quadro con l'Abi, i crediti assistiti dalla garanzia dello Stato, anche al fine di effettuare operazioni di ridefinizione dei termini e delle condizioni di pagamento dei relativi debiti, per una durata massima di 15 anni.

Allentamento del patto di stabilità
Al fine di favorire il pagamento dello stock di debiti accumulato, il governo punta infine a:
concedere ulteriori anticipazioni di liquidità agli enti territoriali mediante un incremento del Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili istituito dal decreto-legge n. 35 del 2013, consentendo il pagamento da parte delle Regioni e degli enti locali di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2013, sia di parte corrente che di parte capitale; allentare i vincoli del patto di stabilità interno delle Regioni e degli enti locali al fine di consentire il pagamenti di debiti di parte capitale al 31 dicembre 2013; destinare un fondo specifico per il finanziamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle proprie società partecipate, con lo scopo di ridurre i debiti commerciali delle società partecipate stesse; finanziare il fondo per il ripiano dei debiti dei Ministeri.

Decreto su vigilanza Bankitalia
Varato dal consiglio dei ministri anche il decreto legge che autorizza la Banca d'Italia ad avvalersi di soggetti terzi per svolgere l'attività di vigilanza per l'Asset quality review, in vista dell'avvio a novembre del meccanismo di vigilanza unico da parte della Banca centrale europea. La Bce potrà utilizzare le informazioni fornite dalle singole autorità nazionali che potranno essere coadivute da soggetti terzi. Questo comporta la necessità di modificare per legge le norme relative all'attività di vigilanza bancaria.

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