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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2014 alle ore 17:04.
L'ultima modifica è del 14 marzo 2014 alle ore 17:06.
L'anticipo dei test di ingresso non piace agli aspiranti medici, in calo del 17,8% rispetto allo scorso anno. Sono 69.603, infatti, gli studenti iscritti alla prova di ingresso a Medicina, prevista per l'8 aprile. Lo scorso anno – ultimo anno in cui i test di svolsero in autunno – i candidati iscritti erano stati più di 84mila.
Questo calo è causato, secondo il coordinatore dell'Unione degli universitari Gianluca Scuccimarra, dalla decisione della scelta del ex ministro Carrozza di anticipare i test ad aprile. "La diminuzione – spiega - è l'effetto diretto di aver imposto agli studenti di fatto una scelta tra il percorso universitario nei corsi a numero chiuso e la conclusione dell'ultimo e fondamentale anno di scuola".
Secondo Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti, "se lo scopo del ministero, con lo spostamento del test, era ridurre la domanda per i corsi a numero chiuso ci è riuscito danneggiando, ancora una volta, migliaia di studenti che, trovandosi all'ultimo anno di scuole superiori, sono costretti a scegliere se preparare il test o concentrarsi sulla conclusione del proprio percorso".
La polemica tra associazioni e ministero nasce dai dati diffusi dal Miur, che per effettuare il confronto non ha preso in considerazione il numero di iscritti al test di medicina dello scorso anno (84mila), bensì quello degli effettivi partecipanti alla selezione (che furono poco più di 69mila). Udu e Rete hanno annunciato il deposito di un ricorso contro il decreto sul numero chiuso chiedendone l'immediata sospensione anche al tribunale amministrativo.
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