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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2014 alle ore 19:15.
L'ultima modifica è del 15 marzo 2014 alle ore 19:41.
![Angelo Cuccaro (Ansa)](http://i.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2014/03/16/Mondo/ImmaginiWeb/Ritagli/dd8daf188affd62864bf2b45cd0ad91a-037-U101753536561uD--258x258@IlSole24Ore-Web.jpg?uuid=5dda5092-ac71-11e3-88ca-893eaca40b3d)
Angelo Cuccaro, capo clan dei quartieri di Napoli Barra e Ponticelli, latitante da due anni, è stato arrestato nel pomeriggio di sabato, intorno alle 17.30, dalla Polizia. Cuccaro è destinatario di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere e condannato in via definitiva all'ergastolo per un omicidio. Era latitante da circa due anni.
Angelo Cuccaro è stato sorpreso dai poliziotti ad Ardea, in provincia di Roma. Al blitz hanno preso parte gli agenti delle Squadre Mobili di Napoli e Roma, del Servizio Centrale Operativo e della polizia Scientifica. Cuccaro aveva trovato alloggio in una villetta ma la polizia lo ha sorpreso e arrestato in strada.
Quarantadue anni, detto «Angiulillo o' fratone», Cuccaro era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Luigia Esposito, avvenuto nel 1996. Gestiva con i fratelli Michele e Luigi, entrambi latitanti, gli affari dell'omonimo clan, attivo nell'area orientale di Napoli già dalla fine degli anni 80 e che attualmente detiene il monopolio di tutte le attività illecite del quartiere di Barra e delle aree confinanti, inclusa Ponticelli.
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