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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2014 alle ore 18:58.
L'ultima modifica è del 15 marzo 2014 alle ore 19:03.

Dal film "Captain Phillips - Attacco in mare aperto "Dal film "Captain Phillips - Attacco in mare aperto "

Una cooperazione con i Paesi africani che comprende "attività di capacity building" sottolinea l'ammiraglio Paolo Treu, al comando del 30° Gruppo Navale, che sottolinea il «trasferimento di conoscenze e competenze a forze navali spesso in pessime condizioni non solo per i limiti dei mezzi a disposizioni ma anche perché molti Paesi africani hanno dedicato risorse e investimenti soprattutto alle forze terrestri e aeree, penalizzando la componente navale. Ora però la tendenza si dovrà necessariamente invertire a causa dell'esigenza di difendere le nuove e consistenti risorse economiche scoperte in mare».
L'interesse mostrato dai vertici dei Paesi africani toccati dalle navi italiane lascia ben sperare circa a possibilità di consolidare la cooperazione anche in termini di acquisizione di navi ed equipaggiamenti. Per sorvegliare la sua Zona economica esclusiva, l'Angola sembra interessata ad acquisire di seconda mano le corvette italiane classe Minerva, in procinto di essere radiate dalla nostra Marina.

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