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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2014 alle ore 18:31.

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(LaPresse)(LaPresse)

L'ombra dell'11 settembre si allunga sulla vicenda del'aereo malese scomparso. Secondo il Sunday Telegraph, le autorità malesi stanno investigando sulle dichiarazioni fatte in tribunale a New York, e già comparse sulla stampa, da Sajid Badat, un cittadino britannico condannato nel 2005 in Gran Bretagna per terrorismo, che ha affermato di aver consegnato in Afghanistan una scarpa esplosiva ad un gruppo di malesi - uno dei quali era un pilota - che volevano far saltare la porta della cabina di pilotaggio di un aereo e prendere il controllo del velivolo.

Gli esperti di sicurezza, citati dall'edizione domenicale del quotidiano britannico, affermano che Badat è una fonte credibile e che un'operazione del genere, pur richiedendo una lunga preparazione e addestramento, sarebbe fattibile. "È chiaro che si potrebbe trattare di un dirottamento - ha detto Anthony Glees dell'Università di Buckingham -: la prova che l'aereo sia tornato verso la Malaysia significa che può essere stato un complotto ordito da gruppi islamici malesi per far schiantare il velivolo contro un edificio di Kuala Lumpur".

Anche le indagini sembrano puntare nella direzione del dirottamento. Gli inquirenti sono infatto convinti che la persona che ha inviato l'ultimo messaggio - 'All right, good night' - ai controllori di Kuala Lumpur dall'aereo della Malaysian Airlines prima che questo facesse perdere le sue tracce sabato 8 marzo era a conoscenza del fatto che il sistema di comunicazione Acars (Aircraft Communication Addressing and Reporting System) di cui è provvisto il Boeing e che automaticamente invia a terra dati riguardanti posizione e direzione del velivolo, era stato disabilitato manualmente. Anche il codice transponder, che appare sullo schermo del radar a terra e permette di associare il singolo velivolo alle tracce che compaiono sullo schermo, era disabilitato. Queste le ultime conclusioni degli inquirenti che cercano di fare luce sul mistero del volo scomparso con 239 persone a bordo.

Oltre a pilota, co-pilota e passeggeri, le indagini sulla scomparsa del velivolo della Malaysia Airlines si stanno concentrando sul personale di terra, tecnici e ingegneri in contatto con il velivolo. Lo ha detto il ministro dei Trasporti malese in una conferenza stampa a Kuala Lumpur precisando che pilota e co-pilota "non avevano chiesto di viaggiare insieme su questo volo". Il comandante Zagarie Ahmad Shah, era un fanatico sostenitore di Anwar Ibrahim. Quest'ultimo è il leader dell'opposizione locale, condannato lo stesso giorno a cinque anni di reclusione per sodomia, vittima, secondo i suoi fedelissimi, di una campagna diffamatoria.

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