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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2014 alle ore 18:53.

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L'Udinese Calcio sarà la terza squadra di calcio italiana ad avere lo stadio di proprietà. La commissione esaminatrice della gara per la ristrutturazione dello Stadio Friuli ha selezionato come miglior offerta economica per eseguire i lavori quella presentata dal Consorzio Cooperativo di Bologna, in associazione temporanea di impresa con Icop di Basiliano, Presistem Spa di Sedegliano e consorziata Icicop. La spesa prevista nell'offerta è di 22 milioni e 9mila euro, per un impianto con 25mila posti coperti che dovrà essere pronto entro il 31 luglio 2015.

Si gioca con il cantiere aperto
Lo Stadio Friuli continuerà ad ospitare le partite del'Udinese anche durante i lavori, nei quali è prevista la realizzazione di tre lati nuovi dello stadio, le due curve e la nuova tribuna distinti. Resta in piedi l'attuale tribuna principale. Entro una settimana verrà ratificata la congruità economica delle offerte, cioè che non ci siano ribassi anomali rispetto al costo delle opere, poi verrà perfezionato il contratto di appalto. »Adesso l'obiettivo è far entrare in azione le ruspe entro la fine del mese di marzo e, come sancito anche dalla gara e dai documenti sottoscritti dai partecipanti, completare tutti i lavori entro il 31 luglio 2015», spiega il direttore amministrativo dell'Udinese e Project manager della ristrutturazione, Alberto Rigotto.

Un progetto da 50 milioni complessivi
Al vecchio Friuli alcuni lavori sono già stati eseguiti: il rifacimento e spostamento del campo di gioco, avvicinato alla tirbuna principale per saltare la pista di atletica, si stanno ultimando i nuovi spogliatoi, la spesa impegnata è di quasi 1,7 milioni. L'Udinese ha acquisito dal Comune di Udine il diritto di superficie dell'aera dello stadio, in sostanza la proprietà per 99 anni, per un prezzo di 4,55 milioni che verrà pagato in 99 anni. In totale quindi la spesa di tutti questi interventi è prevista in 28,26 milioni di euro. A questa somma si aggiungeranno successivamente al 31 luglio 2015 ulteriori lavori per circa 20 milioni per la realizzazione di attività commerciali e ristorazione, compresa una clinica privata specializzata nella riabilitazione. In totale il progetto stadio verrà a costare all'Udinese quasi 50 milioni di euro.

I precedenti: Juventus e Sassuolo
Come per le altre società che investono nello stadio di proprietà, l'obiettivo è avvicinare gli spettatori al campo per migliorare lo spettacolo, sviluppare iniziative commerciali, incrementare i ricavi da stadio. Sono due le squadre professionistiche italiane che hanno già uno stadio di proprietà. La prima è stata l'Fc Juventus, con un investimento di 120 milioni di euro, che salgono a 150 milioni con il costo per acquisire il diritto di superficie dal Comune di Torino, per un impianto di 41mila posti. Lo Juventus stadium è stato inaugurato l'8 settembre 2011. Dal dicembre scorso anche l'Us Sassuolo, matricola in serie A, ha uno stadio di proprietà, l'ex Giglio di Reggio Emilia, ora Mapei Stadium, 23.700 posti, comprato dal gruppo di Giorgio Squinzi con un'offerta di 3,75 milioni di euro all'asta del fallimento della Mirabello 2000: centomila euro in più dell'offerta della Football properties Srl, immobiliare costituita dal presidente della Reggiana, Alessandro Barilli, con una quota del Comune di Reggio Emilia. Queste iniziative dimostrano che per avere uno stadio di proprietà, se un club ha progetti validi ed è disposto a investire non solo nei cartellini dei calciatori, non c'è bisogno di invocare discutibili leggi sugli stadi, come quelle che periodicamente si affacciano in Parlamento, che regalino eccessivi aumenti di cubature e diano la stura a speculazioni immobiliari.

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