Spending review: taglio per taglio tutte le misure del piano Cottarelli da 34 miliardi in tre anni / (prima puntata)
La parola d'ordine è tagliare la spesa pubblica nel triennio 2014-2016 giungendo a risparmi lordi massimi per 34 miliardi in tre anni, con riforme strutturali da varare subito, un nuovo modo di gestire la spesa pubblica ma senza stravolgere il "welfare state". In questa prima puntata il panorama dei tagli sul fronte dell'efficientamento diretto e delle riorganizzazioni. Domani la seconda puntata su costi della politica, riduzione dei trasferimenti e spese settoriali.
di Nicoletta Cottone
1. I tagli di Cottarelli / Risparmi su beni e servizi (7,2 miliardi)
Misura di efficientamento diretto. I risparmi attesi dalla riduzione delle spese per beni e servizi sono: 0,8 miliardi a fine 2014, 2,3 a fine 2015 e 7,2 a fine 2016. Gli acquisti effettuati su convenzioni Consip comportano in media un risparmio del 24%, anche se la spesa presidiabile da Consip o altre centrali di acquisto è circa la metà del totale. Si chiede un cambiamento strutturale sui nuovi contratti con una drastica riduzione numero centrali appaltanti (da 32.000 a massimo 30–40; Consip, regioni, città metropolitane) per acquisti «sopra soglia». Poi misure a breve sui contratti in essere al 31 luglio 2014 per acquisto di beni e servizi. Poi corrispondenti tagli di stanziamento per il 2014 basati su indicatori Consip di centri di spesa meno virtuosi. Poi si vuole ridurre drasticamente i tempi di pagamento della Pa (oltre a eliminare il debito) i risparmi potrebbero essere più significativi. Necessario completare il piano della Ragioneria Generale dello Stato per ridurre i tempi di pagamento di tutte le pubbliche amministrazioni entro i 30-60 giorni.
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