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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2014 alle ore 16:18.
L'ultima modifica è del 19 marzo 2014 alle ore 16:30.

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Al 17 marzo scorso le start-up innovative hanno toccato quasi quota 1.800. È quanto emerge da un'analisi di InfoCamere dei dati della sezione speciale del Registro delle imprese gestito dalle Camere di commercio, dedicata alle start-up innovative ad un anno dalla sua creazione. Per la precisione sono 1.792 le società che hanno come obiettivo sociale «lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico». Nell'ultimo anno sono insomma spuntate cinque start up al giorno.

Lombardia all'avanguardia
A livello regionale, a trainare è la Lombardia con 355 aziende. Seguono l'Emilia-Romagna (202) e il Lazio (187). Sul fronte opposto si incontrano invece Valle d'Aosta, Basilicata e Molise rispettivamente con 6, 9 e 10 start up accreditate. Tra le regioni meridionali è la Campania, con le sue 83 unità registrate, la regione con i numeri più alti, seguita da Puglia (76) e Sicilia (63).

Al top software e consulenza informatica
Riguardo ai settori, oltre il 30% del totale di aziende "innovative" iscritte negli ultimi dodici mesi, opera in attività legate alla produzione di software e nella consulenza informatica (546 start up). Bene anche il comparto della «Ricerca e sviluppo» (312 unità, 17,4%).

Le agevolazioni del governo
Per agevolarne la nascita e lo sviluppo - ricorda Infocamere - il Governo, con il Decreto Crescita 2.0 convertito in legge il 19 dicembre 2012, ha predisposto una serie di esenzioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell'impresa.

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