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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2014 alle ore 12:02.
L'ultima modifica è del 08 aprile 2014 alle ore 11:26.

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Partirà il prossimo lunedì 14 aprile il collocamento del nuovo BTp Italia. Le novità, annunciate oggi dal direttore generale del Debito pubblico italiano, Maria Cannata, in una conferenza stampa presso il ministero dell'Economia, riguardano in particolare la durata: dai 4 anni iniziali delle prime emissioni si passa infatti a 6 anni. Cambieranno anche le modalità di collocamento, che sarà diviso in due fasi: i primi tre giorni saranno riservati al retail (che potranno essere ridotti a due in caso di chiusura anticipata), mentre l'ultimo giorno (giovedì 17 aprile) sarà riservato agli investitori istituzionali, con eventuale chiusura anticipata prima del termina naturale delle contrattazioni . Rimangono invariate le caratteristiche finanziarie del titolo.

Confermato il "premio di fedeltà" delle precedenti emissioni
Il premio di fedeltà verrà riconosciuto esclusivamente alla partecipanti alla prima fase della distribuzione che abbiano mantenuto il titolo sino alla scadenza, in conformità a quanto stabilito nelle precedenti emissioni. «Abbiamo idea che l'operazione andrà bene perché le richieste continuano ad arrivare - ha commentato Maria Cannata - ma forse non ci sarà la valanga delle ultime volte. Dobbiamo vedere, ci teniamo flessibili».

BTp indicizzato all'inflazione «opzione non imminente»
Per il futuro, Cannata ha sottolineato che l'ipotesi di promuovere un BTp in formato benchmark indicizzato all'inflazione italiana é «una opzione che ci teniamo aperta anche se non la vedo imminente». Quanto all'emissione riservata agli investitori istituzionali con i BTp Italia non é un test per questo nuovo ipotetico strumento: «Chi acquista il BTp Italia é interessato a questo tipo di struttura mentre per quanti sono interessati al BTp indicizzato va bene in genere quello legato all'inflazione europea. Si tratta - ha concluso Cannata - di due segmenti diversi».

Raccolta emissioni 2014 a 450 miliardi, realizzato il 27%
Cannata si è poi soffermata sulla raccolta delle emissioni pubbliche, che il Mef stima in circa 450 miliardi di euro per il 2014: al momento, è stato realizzato il 27%, circa 120 miliardi di euro. Nel corso di un briefing con i giornalisti a via XX settembre Cannata ha spiegato inoltre che la stima potrebbe anche diminuire «perché a inizio anno abbiamo ridotto un pochino i Bot». Tuttavia, riferendosi alle eventuali nuove coperture da reperire per i nuovi interventi annunciati dal governo Renzi, ha dato per scontato che «se ci sarà bisogno di reperire altre risorse ci sarà una revisione al rialzo».

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