Dopo la polemica sull'attico di Renzi, tour a Roma tra le case dei politici finite sotto i riflettori
La vicenda della casa data in prestito al premier dall'amico Marco Carrai si aggiunge al lungo elenco di casi simili: da Montecarlo (Gianfranco Fini) a Santerno (la casa-palestra di Josefa Idem) , passando per Roma, ecco 10 immobili nella Capitale diventati famosi per i loro inquilini
di Riccardo Ferrazza
7. Le case dei politici / Massimo D'Alema
Indirizzo: Via Benedetto Musolino 23 (Porta Portese)
Caratteristiche: quarto piano, 146 mq
Il 5 settembre 1995 Massimo D'Alema disse al Maurizio Costanzo Show: "Il segretario di un grande partito popolare non può esporsi al sospetto" e annunciò così che avrebbe lasciato l'abitazione che occupava in via Benedetto Musolino 23 di proprietà dell'Inpdap. Il Giornale scrisse che per l'affitto pagava appena 633mila lire (in seguito si parlò di un milione di lire): era l'epilogo della campagna di stampa lanciata quell'estate dal quotidiano della famiglia Berlusconi allora diretto da Vittorio Feltri e ribattezzata "Affittopoli". L'abitazione del segretario del Pds era solo uno dei tanti casi ma divenne presto il più celebre. La ferita per D'Alema non si è mai rimarginata: nel 2010 di fronte ad Alessandro Sallusti (direttore proprio del Giornale) che a Ballarò assimilava la sua vicenda a quella di Claudio Scajola, l'ex ministro degli Esteri perse le staffe: «Vada a farsi fottere! Lei è un bugiardo e un mascalzone". Ai tempi D'Alema sottolineò come la casa non fosse in centro ma "ai margini di Trastevere": in effetti la zona è quella di Porta portese, il palazzo è un lungo casermone e oggi le condizioni della strada sono cattive: proprio davanti al civico 23 si è aperta un'enorme buca, transennata da tempo. Una scena che forse non si sarebbe vista se in quel palazzo vivesse ancora l'ex presidente del Consiglio.
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