La rinascita del G-7: anche la storia «cambia verso»
Durante la conferenza sulla sicurezza nucleare - in programma lunedì 24 e martedì 25 marzo all'Aja, con la presenza di oltre cinquanta capi di Stato e di governo, fra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama – ci sarà "a margine" un vertice straordinario del G-7 sull'Ucraina, per discutere eventuali nuove mosse degli alleati occidentali, dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia.
di Piero Fornara
1. La rinascita del G-7 / La conferenza dell'Aja sulla sicurezza nucleare
Il G-7 comprende Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti, Canada e Giappone; anche l'Unione europea è stata invitata ai colloqui, che potrebbero diventare «l'antipasto» di un prossimo summit, sostitutivo del G-8 in programma il 4 e 5 giugno a Sochi, la stessa città che ha ospitato in febbraio le Olimpiadi invernali. Da allora sono passate soltanto poche settimane, ma sembra di essere tornati al secolo scorso: adattando uno slogan coniato da Matteo Renzi, si potrebbe dire che la storia "cambia verso". Alla riunione sul nucleare, organizzata dal governo olandese, partecipano anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Yukiya Amano. Questo incontro è il terzo di un processo lanciato a Washington nel 2010 dal presidente Obama e segue il vertice di Seul del 2012: lo scopo è di rafforzare la sicurezza nucleare, adottando misure volte a evitare che il materiale atomico finisca nelle mani di terroristi. Alla conferenza la Russia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
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