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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2014 alle ore 06:37.

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Non solo Selex service management nel mirino dei pm di Napoli che indagano sulle presunte mazzette in Finmeccanica. Nell'inchiesta sugli appalti Sistri, che ha portato all'arresto di Lorenzo Borgogni, Vincenzo Angeloni, Luigi Malavisi e Stefano Carlini, spuntano i nomi di altre aziende legate ai personaggi principali di un'indagine sulla rete di corruzione all'ombra del colosso della Difesa.
«Luca Mastroianni era l'ad dell'Auxilium e proprietario della Valle del Giovenco - mette a verbale l'imprenditore Sabatino Stornelli - e aveva numerose commesse con altre società del gruppo Finmeccanica». Stornelli ricorda che «Mastroianni era già entrato con l'Auxilium Tech nell'appalto Enav gestito da Selex Se.Ma. di Marina Grossi». Altri riferimenti li specifica in relazione agli appalti di Elsag Datamat, «quando era amministrata da Guardaroni», e di Ansaldo Energia, «amministrata da Zampino». Spunti che Gdf e pm stanno approfondendo.
Luca Mastroianni è indagato nella precedente tranche del procedimento, sfociata lo scorso agosto in 22 misure cautelari, ed è l'amministratore delle società "cartiere" che avrebbero fatturato importi maggiorati per creare fondi in nero da spartire, secondo l'accusa, tra imprenditori e vertici di Finmeccanica. Soldi che, secondo la Procura di Roma, sarebbero finiti anche al segretario Udc Lorenzo Cesa, per questo sott'inchiesta. «Accuse inconsistenti», le ha bollate Cesa, dal momento che i «presunti finanziamenti sarebbero passati attraverso ben tre diversi soggetti per poi giungere all'Udc». «Respingo con fermezza ogni addebito», ha sottolineato Cesa preannunciando querele. Quello delle bustarelle agli "sponsor politici" è uno dei principali temi per l'interrogatorio di garanzia di Borgogni, fissato il 1° aprile.
I pm della Dda di Napoli titolari del fascicolo sul Sistri - i sostituti Catello Maresca, Marco Del Gaudio e Maurizio Giordano - si attendono da Borgogni la stessa collaborazione manifestata nel corso di altre indagini. Le dichiarazioni nel 2012 ai pm Piscitelli e Woodcock, fornirono significativi elementi per le inchieste su forniture e presunte tangenti in paesi esteri come il Brasile e l'India. Vicenda giudiziaria, quest'ultima, che coinvolse la Lega e portò al trasferimento di una tranche alla procura di Busto Arsizio.
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