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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2014 alle ore 21:25.
L'ultima modifica è del 30 marzo 2014 alle ore 21:49.

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Graziano Delrio (Ansa)Graziano Delrio (Ansa)

«Non stiamo cercando di fare nulla di straordinariamente rivoluzionario, ma cerchiamo di dire che il Senato diventerà come in Germania» il «rappresentante delle autonomie locali», sarà un Senato di «non eletti». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio a "Che tempo che fa". In Italia c'è «un sistema barocco» il che«ovviamente non è un problema per i senatori ma per i cittadini», ha aggiunto Delrio.

Alle europee «mi aspetto un buon risultato se faremo le cose che abbiamo detto. Mi aspetto una percentuale vicina al 30%» afferma Delrio soffermandosi sui risultati che il Pd potrà ottenere alle europee.

«Credo sia ragionevole svecchiare un po' la nostra Pubblica Amministrazione»,dice il sottosegretario soffermandosi sul recente botta e risposta tra i ministri Madia e Giannini in merito ai prepensionamenti. «La riforma delle P.a. è il prossimo step, dovrete attendere poco per sapere come andrà a finire questo presunto duello, che duello non è».

Quanto agli F35, l'opinione di Delrio è «che una revisione del programma sia necessaria». Il governo ridurrà di 3 miliardi le spese militari «e credo che sia incluso anche il programma» sugli F35.

Riguardo al compenso di Mauro Moretti, l'ad di Trenitalia, Delrio ha chiarito che ci devono «essere regole uguali per tutti, chi lavora nelle aziende pubbliche deve avere un tetto».

«Sulle nomine i criteri li stiamo discutendo in queste ore con il ministro dell'Economia. Il criterio è comunque che non dobbiamo dismettere le nostre aziende». «Il Paese cresce e fa occupazione con le aziende di Stato. Vanno viste come un'enorme potenzialità», ha spiegato il sottosegretario.

Quanto alla rifoma elettorale, «è sempre migliorabile» e l'Italicum «è importante migliorarlo tutti assieme e senza che siano allungati tempi».

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