In Borsa piccolo è bello: alcuni titoli (anche italiani) hanno fatto +800% in 5 anni. Il rally continuerà?
Nel nostro Paese come nel resto del mondo, i titoli a ridotta capitalizzazione hanno fatto scintille durante l'ultimo grande ciclo rialzista dei listini. Non è una sorpresa: dal 1926 al 2012 i guadagni medi annualizzati dei "piccoli" hanno battuto quelli dei "grandi". Ma dietro a queste performance ci sono anche rischi da non sottovalutare. Vediamo quali.
di Enrico Marro
1. Borsa, small cap / Piccole aziende, enormi guadagni (a tre cifre percentuali)

(Corbis)
Negli Stati Uniti gli indici delle aziende piccole e dinamiche hanno surclassato il pur robusto rally dello S&P500: il Russel Microcap, dai minimi del marzo 2009, ha messo a segno un impressionante +220%. E nei cinque anni compresi tra il 2009 e il 2013, l'indice Star di Borsa Italiana (Segmenti Titoli con Alti Requisiti, che non sono proprio small cap in senso stretto ma hanno una capitalizzazione media di 391 milioni) ha messo a segno una performance del 129,3%. Dietro a questo risultato ci sono alcune autentiche perle: dai software di Txt E-solution (+860%) ai freni di Brembo (+822%), dalle reti di trasmissione televisiva di EI Towers (+761%) ai sughi al pomodoro di La Doria (+561%).
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