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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2014 alle ore 12:53.
L'ultima modifica è del 03 aprile 2014 alle ore 13:21.

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Il ritorno della ex, madre dei suoi quattro figli, almeno nella vita politica che con lei ha condiviso per trent'anni. Francois Hollande, presidente della République, non si annoia: prima lo scandalo di Capodanno - il nuovo amore Julie Gayet, l'addio alla giornalista Valerie Trierweiler, compagna dal 2007. La settimana scorsa la batosta elettorale alle amministrative, la scelta sofferta di un rimpasto e soprattutto un nuovo primo ministro, quel Manuel Valls che spacca il partito e s' impone come scelta obbligata. Oggi sono stati ufficilizzati i nomi dei nuovi ministri, fra loro ad Ecologia, sviluppo sostenibile ed energia c'è Segolene Royal, 60 anni, in corsa per l'Eliseo contro Sarkozy, al tempo ancora compagna di Hollande, lui consorte della candidata socialista poi sconfitta.

Royal torna non grazie ma nonostante Hollande: l'ex candidata è stata fra le voci più critiche nei confronti del presidente del suo stesso partito dopo la sconfitta alle municipali, costata il posto al premier Ayrault.

Ségoléne non è mai piaciuta a tutti ma è comunque una professionista della sopravvivenza: ha perso le presidenziali del 2007, le legislative del 2012, ha dovuto assistere alla conquista dell'Eliseo da parte del suo ex a fianco di un'altra, la 48enne Valerie poi sostituita dalla 41enne Julie. Proprio Valerie aveva pubblicato un tweet infuocato contro Ségoléne, un mix di gelosie private e ripicche politiche. Ora che all'Eliseo non c'è più Valerie la strada di un ritorno in grande stile dell'ex si è fatta più facile.

Nata nel 1953 in Senegal, Royal cresce in una famiglia numerosa con un padre, ufficiale dell'esercito, molto duro, che ha sempre privilegiato i figli maschi alle femmine. I suoi biografi hanno raccontato di lei che era convinta di potersi costruire un futuro solo grazie agli studi. Si è dunque iscritta e diplomata all'Ena, la scuola che forma le élite francesi, e lì incontrò Hollande. La loro storia finì ufficialmente la sera dell'amara sconfitta di lei alle presidenziali, nel 2007.

Sembrava finita lì anche una carriera politica cominciata nel 1980, quando fu notata da Jacques Attali, poi subito al fianco del presidente Francois Mitterrand. Dal 1997 al 2000 è stata ministro dell'Istruzione e dal 2000 al 2001 ministro della Famiglia. È stata anche la prima donna ad essere eletta presidente di una regione in Francia, il Poitou-Charentes.

La sua popolarità raggiunge il massimo nel 2006, quando per tutti i sondaggi diventa la favorita per rappresentare il Ps alle elezioni presidenziali del 2007. È stata la prima donna ad arrivare al ballottaggio per l'Eliseo e fino all'ultimo ha dato battaglia a Sarkozy.

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