Da Fini a Buttiglione, la lunga serie di fuorionda della politica
Il Berlusconi "parcheggiato", intrappolato "nell'abbraccio mortale di Renzi" di cui sussurrano Maria Stella Gelmini e Giovanni Toti e' l'ultima della lunga, lunghissima serie di fuorionda su cui politici, di ogni schieramento, sono incappati nel corso degli anni. Un momento di distrazione, un microfono acceso e la frittata è fatta. Eccone alcuni di memorabili
3. La lunga serie di fuorionda / Gianfranco Fini
Uno dei fuorionda piu' famosi risale ai tempi dei burrascosi rapporti tra Berlusconi e Gianfranco Fini. L'allora presidente della Camera si mise a chiacchierare con il procuratore Nicola Trifuoggi, vecchia conoscenza, durante un convegno su Paolo Borsellino. Parte uno scambio di battute su Berlusconi ma i due non sanno che i microfoni sono accesi.
Dice Fini: "No ma lui (Berlusconi, ndr), l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunita' nei confronti di... qualsiasi altra autorita' di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome e' eletto dal popolo...". E Trifuoggi risponde: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano".
Ed ancora Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto". Qualche anno prima, pero', fu Fini a finire vittima del fuorionda anzi, in quel caso, una conversazione raccolta in un bar vicino alla Camera tra i colonnelli di An Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e Altero Matteoli non proprio teneri verso il loro leader.
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