Dieci cose da vedere nella settimana del Salone del Mobile, al via da domani a Milano

Il vecchio negozio fisico spesso non basta più, per il comparto dell'arredo. A conquistare una clientela già di per sé restia agli acquisti in questi tempi di ristrettezze, sono le nuove residenze arredate e aperte al pubblico. Ecco allora che fioriscono esperienze inedite di showroom e vendita, che esprimono un modo completamente nuovo di comunicare mobili e oggetti. È il caso del progetto Design Apart, un modello di «showroom vivente» per promuovere il made in Italy in tutto il mondo. Ideato dal designer padovano Diego Paccagnella, è un appartamento a Manhattan, arredato con mobili e finiture di importanti brand italiani: un appartamento privato, ma da aprire al pubblico per mettere in mostra il made in Italy e lo stile di vita italiano. Un progetto esportabile in qualunque parte del mondo.

Un'altra idea originale è il «Bed&Show» ideato da Cristina Oriani a Milano, in zona Tortona: rimasta disoccupata a 35 anni, Cristina ha pensato di coinvolgere alcune aziende di design italiano per progettare e arredare gli interni della propria abitazione e poi affittarne le stanze, in modo da far vivere agli ospiti, e non solo guardare, i mobili. In questo modo, la casa di Cristina funziona come uno showroom per i brand del made in Italy, che si alterneranno tra loro, e come attività ricettiva per Cristina (www.experiencedesignmilano.com).

Ad aver inaugurato questa tendenza, ancora qualche anno fa, è l'azienda veneta della Lago . Via Brera 30 è l'indirizzo della comunità creativa forse più interessante e dinamica del Fuorisalone. Interessante perché a guidarla c'è una famiglia di imprenditori che dentro al Salone e nei loro showroom mantiene uno spazio istituzionale essenziale per il mercato, ma che qui, nell'appartamento al civico 30 della storica strada di Brera, coltiva giovani menti capaci di dare linfa vitale al futuro del marchio. Non solo uno spazio arredato per mostrare le ultime novità dell'azienda famosa per i mobili modulari, e non solo un ritrovo vissuto dagli avventori come fossero amici gentilmente accolti (si cucina e si mangia, si usa il wifi, si ricarica il telefono, ci si siede sui divani a chiacchierare). Un vero e proprio hub di condivisione di idee e nuove creazioni. Ecco l'esperienza dell'anno scorso , che quest'anno si ripeterà in via Brera 30.

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