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Questo articolo è stato pubblicato il 07 aprile 2014 alle ore 19:32.
L'ultima modifica è del 07 aprile 2014 alle ore 19:37.

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Parte la missione "Finanza per la crescita". Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi - si legge in una nota dei due dicasteri - hanno concordato una strategia per potenziare gli strumenti di finanziamento delle imprese, soprattutto piccole e medie, e superare così le difficoltà che ostacolano il rilancio degli investimenti.

La missione viene affidata alle segreterie tecniche dei due dicasteri, guidate da Fabrizio Pagani (Mef) e da Stefano Firpo (Mise), e riveste un'importanza particolare - sottolinea la nota - in vista del semestre italiano di presidenza della Ue, che si caratterizzerà anche per la presentazione di proposte concrete sul tema. L'iniziativa, alla quale parteciperanno i rappresentanti della Banca d'Italia, è stata avviata oggi, a seguito di un incontro tra i ministri Padoan e Guidi, presente anche il direttore generale dell'Istituto di via Nazionale, Salvatore Rossi.

Gli ambiti di intervento nel breve-medio periodo - si legge ancora nella nota - vanno dal potenziamento dello strumento della garanzia pubblica, valutando anche iniziative comuni con la Banca Europea degli Investimenti (Bei), allo sviluppo di fondi di credito sulla scia di altre esperienze internazionali di successo, ad una maggiore partecipazione degli investitori istituzionali che veicolano risparmio di lungo periodo (fondi pensione, casse previdenziali, compagnie di assicurazione).

Altri interventi allo studio riguardano misure per favorire l'apporto di capitale proprio nel tessuto imprenditoriale (ad esempio potenziando lo strumento dell'Ace), per incoraggiare la quotazione in borsa attraverso norme di semplificazione e attivando incentivi fiscali mirati, per rendere più conveniente il reinvestimento degli utili, per estendere la disciplina del crowdfunding, oggi circoscritta alle start up innovative. Particolare attenzione sarà riservata allo strumento dei "mini-bond".

Il ministro dell'Economia e delle Finanze Padoan nella nota sottolinea come l'attenzione del governo verso l'economia reale sia a tutto campo: «Da un lato l'alleggerimento della pressione fiscale per le famiglie a reddito medio-basso e per le imprese attraverso la riduzione permanente dell'Irap, dall'altro il sostegno alle imprese perché rafforzino la loro capacità di investimento La costituzione, oggi, della missione Mef-Mise-Bankitalia - aggiunge Padoan - per monitorare e potenziare gli effetti degli interventi di sostegno già avviati e per elaborare congiuntamente nuove iniziative aumenterà l'efficacia degli strumenti a disposizione delle imprese volti a reperire finanziamenti in una fase in cui la crisi economica ha creato maggiori difficoltà di accesso al credito. Auspico che nel semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea possiamo portare sul tavolo proposte concrete per affrontare la discussione in una dimensione più ampia».

«Le difficoltà di reperimento di fonti di finanziamento - dichiara a sua volta il ministro Guidi - rappresentano un ostacolo per le imprese italiane nel cammino della ripresa e un vincolo al rilancio degli investimenti. Il Decreto Sviluppo del 2012, la Legge di Stabilità del 2013 e il recente Decreto Destinazione Italia hanno rafforzato e ampliato l'offerta dei canali di credito per le Pmi; ma per una maggiore efficacia degli interventi avviati, occorre un adeguato e continuo monitoraggio dell'attuazione e degli effetti generati». Una collaborazione strutturata e permanente tra le segreterie tecniche del Mef e del Mise - conclude - costituisce un fatto inedito in grado di generare effetti molto positivi: la costituzione di un tavolo per discutere congiuntamente di nuovi strumenti di policy e per valutare gli impatti delle riforme già introdotte, può, infatti, rafforzare gli impulsi alla definizione di un quadro di interventi di politica economica con una finalità univoca e quindi maggiormente efficace.

La missione - conclude la nota - già nei prossimi giorni avvierà consultazioni con gli stakeholder, tra cui Cassa Depositi e Prestiti, Abi, Confindustria, Fondo Italiano d'Investimento e investitori di lungo periodo, con l'obiettivo di individuare in tempi brevi soluzioni concrete.

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