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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2014 alle ore 06:37.

Tornando alle coperture, un intervento sulla sanità è confermato ma senza tagli lineari. «Io non ne so niente di tagli alla sanità. Se non mi fanno un pacco sorpresa...»: Beatrice Lorenzin ancora ieri sera escludeva (ma non troppo) nuovi agguati, tanto più tagli lineari. Ma la preoccupazione c'era ancora tutta. Anche perché, tramontata la maxi stangata del Mef da 2-2,5 miliardi, sul tappeto c'è sempre quanto meno una stangatina per la spesa sanitaria. Una sforbiciata fino a 1 miliardo per il 2014 sugli acquisti di beni e servizi non sanitari col sistema Consip e costi standard anche sui beni sanitari. Poi (ma solo poi) si punterebbe ai risparmi del "Patto per la salute" con le regioni, che secondo Lorenzin varranno fino a 10 miliardi in 3-4 anni. Tra gli altri interventi, il giro di vite su Difesa, enti inutili, partecipate, incentivi alle imprese e tutte le forniture della Pa.
Una revisione della spesa che dovrebbe garantire altri 17 miliardi nel 2015 e 32 miliardi nel 2016 e che sarà anticipata oggi dalla "spending" in arrivo alla Presidenza del consiglio su input di Delrio. Con una sforbiciata agli uffici e agli stipendi dei dirigenti. Prevista anche la rotazione dei capi dipartimento. E tra i nomi più gettonati per approdare al dipartimento delle politiche economiche c'è quello di Ferruccio Sepe.
Def e Pnr confermano anche che il Governo punta a rafforzare il piano di privatizzazioni che nel 2014 dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 12 miliardi e altri 10-12 miliardi annuo nel 2015 e nel 2016 (lo 0,7% del Pil). Sul versante delle infrastrutture il Def dovrebbe prevedere la destinazione di 6 miliardi l'anno per finanziare piccole e grandi opere.
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Gli interventi
PUBBLICO IMPIEGO
Giro di vite sugli stipendi dei dirigenti della Pa
Nel raggio d'azione delle nuove misure di risparmio entrano questa volta i dirigenti della Pubblica amministrazione vera e propria. Il pacchetto di misure che dovrebbe portare un risparmio di almeno 400 milioni seguirà un principio generale, in base al quale nessuno nella Pa può guadagnare più del Capo dello Stato. Allo studio ci sono poi dei tetti differenziati per le diverse figure dirigenziali della Pubblica amministrazione
400 milioni
FISCO
Taglio dell'Iperf ai dipendenti per 6,6 miliardi
La misura clou è l'operazione taglia cuneo-fiscale: si tratta di una riduzione dell'Irpef sui lavoratoratori dipedendenti da 6,6 miliardi nel periodo compreso tra maggio e dicembre 2014.
Che tradotto su base annua vuol dire un taglio in via strutturale di 10 miliardi. Le coperture per il taglio dell'Irpef nel 2014 arriveranno in larga parte dalla spending review con interventi che per quest'anno valgono circa 5 miliardi
6,6 miliardi
SANITÀ
Acquisti efficienti e costi standard per 1 miliardo
In pista c'è una sforbiciata fino a 1 miliardo per il 2014. Per raggiungere questa cifra senza ricorrere ai tagli lineari si interviene sugli acquisti di beni e servizi non sanitari col sistema Consip e con l'utilizzo dei costi standard anche sui beni sanitari. Per il futuro si punterebbe invece ai risparmi del "Patto per la salute" con le regioni, che secondo il ministro Lorenzin varranno fino a 10 miliardi in tre, quattro anni. Risparmi che il ministro vorrebbe reinvestire nel Servizio sanitario nazionale

1 miliardo
BENI E SERVIZI
0,5-0,8 mld
ALTRI INTERVENTI
Incassi Iva da sblocca debiti
e rientro dei capitali
Nel capitolo copertura bisogna aggiungere almeno una parte dei maggiori incassi Iva (1,5 miliardi nel 2014 ) in virtù dello sblocco dei pagamenti arretrati alle imprese. E c'è poi da considerare la partita del rientro dei capitali, attraverso il meccanismo della voluntary disclosure (in via di riscrittura) da cui potrebbero affluire circa 2 miliardi di maggiori entrate. La revisione del trattamento fiscale delle rendite finanziarie, invece, dovrebbe finanziare il primo intervento sull'Irap

1,5 miliardi

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