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Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2014 alle ore 17:25.
L'ultima modifica è del 10 aprile 2014 alle ore 17:49.

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Quattro mesi di reclusione, convertiti in una pena pecuniaria di 30mila euro e una multa di 10mila euro. Si chiude così, in seguito a patteggiamento, la vicenda giudiziaria che ha portato l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti sul banco degli imputati per il reato di finanziamento illecito ad un parlamentare , e relativo alla ristrutturazione da 60mila euro di un appartamento in via di Campo Marzio a Roma. A definire il patteggiamento é stato il tribunale monocratico di Roma, rappresentato dal giudice Elena Scozzarella.

Affitto da 8.500 euro al mese
Al centro della vicenda processuale i lavori di ristrutturazione non pagati da Tremonti dell'appartamento abitato da lui in via di Campo Marzio. L'immobile la cui ristrutturazione era costata 60mila euro era stato affittato dall'ex deputato del Pdl e consigliere politico dello stesso Tremonti Marco Milanese nel 2010, al canone di 8.500 euro al mese. Una parte dell'affitto veniva pagato da Tremonti che l'aveva abitato fino all'estate 2011. La ristruttuazione era stata fatta dall'imprenditore Angelo Proietti mentre l'abitazione era stata presa in affitto dal Pio sodalizio dei Piceni. Il procedimento era stato avviato a Napoli ma poi trasferito a Roma per competenza. La pena inflitta oggi era stata concordata dall'ex ministro con il pubblico ministero Paolo Ielo.

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