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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2014 alle ore 06:36.
ROMA
Un massimo di 5 proroghe per contratti a termine senza causale nell'arco dei 36 mesi. Ripristino delle stabilizzazioni degli apprendisti per le aziende oltre una certa dimensione (20-30 dipendenti).
Vanno in questa direzione gli emendamenti presentati dal Pd al Dl lavoro che ha fissato fino a 8 proroghe per i contratti a termine. La minoranza del Pd continua ad insistere per una riduzione della durata di 36 mesi del contratto "acausale", ma deve scontrarsi contro il muro del governo che non intende cedere, perchè - come ha ricordato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - verrebbe compromesso l'impianto del decreto. Lo stesso Poletti ha invece aperto sul tema della riduzione delle proroghe e la quadratura finale potrebbe essere su 5 o 6. Scade questa mattina alle 10 la presentazione degli emendamenti in commissione lavoro della Camera dove tra i 46 componenti il Pd ha 21 deputati, la gran parte esponenti della minoranza. L'impianto del decreto è difeso dai renziani, dal Nuovo Centrodestra e da Forza Italia, mentre sono fortemente contrari Sel e Movimento 5 stelle. Al relatore, Carlo Dell'Aringa (Pd), il compito di trovare una posizione comune su cui far convergere maggioranza e governo.
Altro tema "caldo, quello apprendistato, con la probabile riformulazione dell'articolo 2 del Dl 34 che rende facoltativa la formazione pubblica, con il rischio di esporre il Paese ad una sanzione da parte della Ue. Un emendamento del Pd ripristina la formazione con la certificazione da parte della Regione, liberando l'azienda dall'obbligo, in assenza di una risposta entro un determinato periodo. Il Dl ha cancellato l'obbligo di stabilizzare una quota di apprendisti al termine del periodo di formazione, come condizione per poterne assumere di nuovi. La legge Fornero aveva stabilito a regime per i datori di lavoro con almeno 10 dipendenti la stabilizzazione del 50% degli apprendisti (30% per i primi 3 anni). Un emendamento del Pd ripristina una soglia del 20% di stabilizzazioni per le aziende (la soglia potrebbe essere oltre i 20 o i 30 dipendenti). «Si lavora per trovare un punto di convergenza sul decreto – spiega il presidente della commissione, Cesare Damiano (Pd) – che corregga alcuni aspetti del testo senza stravolgimenti, in particolare sul contratto a termine e apprendistato». Mentre il vicecapogruppo alla Camera del Ncd, Sergio Pizzolante spiega: «non abbiamo presentato emendamenti perchè intendiamo confermare l'impianto del decreto, salvo aggiustamenti tecnici, conseguenza delle osservazioni del governo e del relatore».
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