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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2014 alle ore 15:20.
L'ultima modifica è del 14 aprile 2014 alle ore 10:30.

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«È stato versato sangue in una guerra contro l'Ucraina intentata dalla Russia»: lo ha affermato il presidente ucraino Oleksandr Turchynov in un discorso televisivo alla nazione aggiungendo di aver ordinato il lancio di «un'operazione anti-terrorismo in larga scala» contro i militanti pro-Cremlino. Il presidente ucraino Turcinov ha anche riproposto l'offerta di amnistia ai filorussi che «entro lunedì mattina» lasceranno gli edifici pubblici occupati nell'est deponendo le armi.

Una «operazione antiterrorismo è iniziata a Sloviansk» città dell'est dell'Ucraina, dove ieri uomini armati filo-russi hanno preso edifici dei servizi di polizia e di sicurezza. Lo ha annunciato il ministro degli Interni ucraino Arsen Avakov sulla sua pagina Facebook sottolineando «che Dio sia con noi». «Da parte nostra si registra la morte di un ufficiale dei servizi di sicurezza Sbu e almeno cinque feriti», ha postato su Facebook il ministro dell'Interno di Kiev. Tra i separatisti, invece, c'è un «numero non precisato di vittime», ha proseguito. Il ministro ha riferito anche di «separatisti che si nascondono dietro civili, usati come scudi umani»

Avakov non ha fornito ulteriori dettagli mentre messaggi sui vari social network riferiscono di sparatorie nella città, ma senza trovare al momento conferme. Ieri sera il ministro aveva denunciato una "aggressione" russa, dopo la serie di attacchi ad edifici delle forze di sicurezza nella città russofona dell'Ucraina orientale, al confine con la Russia. Ieri sera il Consiglio di Sicurezza ucraino si è riunito per più di tre ore, in seguito agli attacchi nell'est, ma nessuna decisione è stata ufficialmente annunciata al termine dell'incontro.

Mosca da parte sua ha ammonito che l'uso della forza da parte di Kiev nel sud-est dell'Ucraina rischia di far saltare gli sforzi per una soluzione diplomatica della crisi, compresa la riunione prevista il 17 aprile a Ginevra tra Usa-Russia-Ue-Ucraina. Il ministero russo ha definito «un ordine criminale» la scelta di Kiev di inviare truppe regolari nelle regioni orientali e russofone del Paese, dove i centri nevralgici di molte città sono occupati da separatisti filo-russi, aiutati, sembra, da truppe speciali russe, gli spetsnaz. Per questo Mosca ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu sulla crisi ucraina, ricordando che dipende solo dall'occidente scongiurare che l'Ucraina precipiti in un guerra civile (pretetso per un intervento armato sullo stil di quello in Crimea a marzo) , e solo quest'ultimo può riportare all'ordine i suoi alleati ucraini. La prospettiva di tenere lontana una guerra civile in Ucraina dipende ora dall'Occidente: è il monito del ministero degli esteri russo Serghiei Lavrov.

La rappresentante Usa all'Onu Samantha Power denuncia «i segni rivelatori del coinvolgimento di Mosca» negli ultimi eventi nell'est dell'Ucraina. In una intervista alla Abc, Power ha confermato che gli Stati Uniti sono pronti a rafforzare le sanzioni «se proseguiranno le azioni come quelle a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni». A Kharkiv, dove in scontri con manifestanti filo europei ci sono state decine di feriti, attivisti filo russi hanno occupato il palazzo del governo locale. Scontri sono stati segnalati oggi anche a Zaporizhya.

«Sono estremamente preoccupato per l'aumento della tensione nell'Ucraina orientale. Vediamo una campagna di violenza concertata dai separatisti pro-Russia, che puntano a destabilizzare l'Ucraina come stato sovrano. La ricomparsa di uomini con armi speciali russe e uniformi anonime, come quelle indossate dalle truppe russe durante la presa illegale e illegittima della Crimea, è un grave sviluppo», così il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen.

Intanto Valentyn Nalyvaichenko, capo dell'Sbu, le forze speciali ucraine, ha dichiarato che l'intervento contro i sepratisti filo-russi asserragliati nelle principali città nelle regioni orientali potrebbe iniziare con il favore delle tenebre «a partire da stanotte o nelle prime ore del mattino. Non ci è rimasto molto tempo». Prima di tutto «intensificheremo gli sforzi per individuare i ribelli e per spiegare alla popolazione locale che debbono abbandonare questi assembramenti», ha spiegato Nalyvaichenko, ai giornalisti che gli chiedevano quanto sarebbe durata l'operazione. Usando toni espliciti ed estremamente minacciosi Nalyvaichenko ha aggiunto che l'obiettivo della missione dell'Sbu è neutralizzare ogni gruppo armato, a partire da quelli giunti da Stati confinanti (si legga Russia) nella regione di Donetsk: «L'operazione anti-terrorismo su larga scala nella regione di Donetsk vedrà impiegate una vasto numero di forze militari, dove le forze speciali di Paesi confinanti sono arrivate per terrorizzare la popolazione locale. Questi sono i più pericolosi che neutralizzeremo ricorrendo a tutte le nostre forze. Li annienteremo che oseranno aprire il fuoco. Non c'è alcun dubbio su questo», ha concluso.

Il municipio di Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk, è stato occupato dopo una manifestazione a favore della cosiddetta Repubblica di Donetsk, alla quale hanno partecipato circa 1000 persone. Lo riferisce il sito 0629. Non ci sono altri riscontri di fonti indipendenti, mentre un agente dei servizi di sicurezza ucraini dell'Sbu è rimasto ucciso nell'operazione contro le forze filo russe in azione a Slovyansk, nell'est del paese.

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