Le dieci piccole invenzioni eredità della Grande Guerra
Il 28 luglio prossimo ricorrono i cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale che ha fatto 8.528.831 morti, 21.189.154 feriti, 7.750.919 prigionieri e dispersi. Eppure i cinque anni che sconvolsero il mondo dal 1914 al 1918 furono anni di invenzioni, ricordate dalla Bbc, destinate a entrare nella nostra vita quotidiana. (an. man.)
2. Dieci invenzioni della Grande Guerra / Raggi ultravioletti e rachitismo
Nel 1918 metà dei bambini berlinesi soffriva di rachitismo, prevedibile conseguenza della carestia in tempi di guerra che rende le ossa più molli e soggette a deformazioni. A quel tempo non si conoscevano le esatte cause del problema ma un medico della città, il dottor Kurt Huldschinsky, notò che i suoi pazienti, i bambini rachitici, erano tutti pallidi. Decise di fare una mini-sperimentazione su quattro bambini, uno di loro si chiamava Arthur e aveva 3 anni: li sottopose a lampade al mercurio che emettevano raggi ultravioletti. Il risultato fu che le ossa dei bambini si irrobustirono, lo studio ebbe tanto successo che a Dresda vennero smontati i semafori le cui luci servirono a curare i bambini. In seguito si stabilì il principio di quel procedimento empirico: assieme al calcio, la vitamina D è necessaria per lo sviluppo delle ossa, processo innescato dai raggi ultravioletti.
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