Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2014 alle ore 09:13.
L'ultima modifica è del 14 aprile 2014 alle ore 09:21.

My24

All'ultima curva, nella partita delle nomine c'è ancora incertezza. Tra il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan non c'è ancora accordo su tutte le caselle al vertice di Eni, Enel, Finmeccanica, Terna e Poste.

Queste divergenze, insieme agli approfondimenti sui requisiti di eleggibilità di alcune candidature e alle difficoltà di Renzi a individuare un numero adeguato di donne da nominare alla presidenza, hanno fatto slittare a oggi l'annuncio delle liste dei candidati del governo ai cda delle grandi società pubbliche.

Le candidature, almeno per l'Eni, avrebbero invece dovuto essere depositate ieri. Ci sarà invece un piccolo ritardo, e questo non era mai accaduto con i governi precedenti, neppure nell'analoga tornata su Eni&co fatta da Berlusconi e Tremonti nel 2011.
La direttiva Saccomanni del 24 giugno 2013 prevede tra i requisiti per l'eleggibilità, oltre a quelli di onorabilità, l'"assenza di conflitti di interesse, anche in riferimento ad eventuali cariche in società concorrenti".

Questo scrutinio potrebbe riguardare l'ipotizzata candidatura di Emma Marcegaglia a presidente di Enel o Eni: l'azienda siderurgica della famiglia dell'ex presidente della Confindustria ha rapporti anche con questi gruppi pubblici. C'è anche l'ipotesi Marcegaglia presidente di Terna. C'è poi la proposta di candidare a presidente dell'Eni Paola Severino, penalista, ministro della Giustizia nel governo Monti. Il suo studio legale lavora per molte grandi aziende, tra queste Eni ed Enel. La verifica dei requisiti spetta al comitato di garanzia presieduto da Cesare Mirabelli.

Tra le donne che Renzi vorrebbe candidare c'è Patrizia Grieco, presidente di Olivetti, che potrebbe andare alla presidenza di Poste, se non in Enel o Terna. Si è sfilata Monica Mondardini, proseguirà il suo impegno alla guida di Cir e L'Espresso.

Il nuovo a.d. di Poste potrebbe essere Francesco Caio. Sarebbe papabile anche per Terna, con Aldo Chiarini di Gaz de France Italia e Domenico Arcuri, l'a.d. di Invitalia sponsorizzato da Massimo D'Alema e Gianni Letta. Arcuri ha partecipato, il 5 aprile, a un convegno della massoneria a Rimini, il Grande Oriente d'Italia. Arcuri punterebbe soprattutto a Finmeccanica, dove però sembra in vantaggio Giuseppe Giordo di Alenia.
Per Eni ed Enel i favoriti a.d. restano gli interni Claudio Descalzi e Francesco Starace. Per la presidenza, se non dovessero passare le quote rosa, sono in corsa Giampiero Massolo e Gianni Castellaneta. Gianni De Gennaro dovrebbe essere confermato presidente di Finmeccanica. Un incarico potrebbe ottenerlo anche Marco Morelli, ex d.g. di Intesa Sanpaolo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi