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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2014 alle ore 13:47.

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Fulvio Conti, attuale ad di Enel, vorrebbe continuare a occuparsi del gruppo "traslocando" alla presidenza. Ma è molto probabile che, come per Scaroni all'Eni, il governo opti per una cesura rispetto al passato, promuovendo semmai una donna al posto occupato al momento da Paolo Andrea Colombo. Ad ogni modo, per mettere al riparo il colosso elettrico, atteso da un impegno non facile di riduzione del debito e da mesi sotto i riflettori delle agenzie di rating, Renzi potrebbe decidere di spostare sulla poltrona di ad un manager comunque cresciuto dentro il gruppo.

In pole position ci sarebbe Francesco Starace, che guida Enel Green Power, lo spin off delle rinnovabili e che sarebbe molto gradito all'attuale esecutivo. Starace, ingegnere nucleare, classe 1955, è entrato nel colosso elettrico nell'autunno del 2000, dove è diventato responsabile dell'area di Business Power all'interno della divisione Generazione ed Energy Management e, successivamente, responsabile della divisione Mercato. Di Egp, che guida dal settembre 2010 e che ha traghettato attraverso l'Ipo, nel novembre dello stesso anno, è stato anche presidente fin dalla nascita della compagnia, nel 2008. Il suo nome, dunque, servirebbe a garantire continuità rispetto alla gestione precedente.

Accanto a Starace, però, circola anche un'altra ipotesi, sempre interna a Enel: quella di Luigi Ferraris, cfo del gruppo, ma anche presidente di Egp, e molto vicino a Conti che spingerebbe per una sua promozione, più conciliabile con un suo passaggio alla presidenza rispetto alla strada che porta a Starace. Come per Terna, comunque, anche per Enel, vista la data di convocazione dell'assemblea dei soci (22 maggio), il governo potrebbe sciogliere il nodo più in là nel tempo, ma è sempre più probabile che i giochi principali si chiudano tutti oggi pomeriggio.

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