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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2014 alle ore 13:09.

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Tra i nomi in uscita c'è anche quello di Flavio Cattaneo, dal 2005 alla guida di Terna sebbene il manager milanese abbia dalla sua l'età (51 anni da compiere il prossimo 27 giugno) , i risultati positivi e il placet incassato sia da governi di centrodestra che di centrosinistra. Tutti fattori che potrebbero alla fine spingere per una sua riconferma, gradita peraltro anche al mercato. Tuttavia attorno alla sua poltrona, la rosa di candidati è molto folta. Si va dall'ad di Gdf Suez Italia, Aldo Chiarini, a nomi "esterni" come quello di Matteo Del Fante, attuale dg della controllante Cassa depositi e prestiti, a Domenico Arcuri, ad di Invitalia.

Negli ultimi giorni, in linea con quanto potrebbe succedere a Eni ed Enel, dove in pole position ci sono due "interni" come Claudio Descalzi (dg dell'E&P del Cane a sei zampe) e Francesco Starace (a capo di Enel Green Power), anche per la guida della spa dell'alta tensione è spuntata una candidatura interna al gruppo, quella di Gianni Armani, classe 1966, manager molto apprezzato che guida la controllata Terna Rete Italia. Armani, ingegnere elettrico, ha una vasta competenza nel settore, è stato anche ceo assistant presso il Grtn (Gestore delal rete elettrica nazionale) e, prima di approdare al vertice di Terna Rete Italia, è stato per il gruppo sia direttore delle operazioni italiane che capo della pianificazione e dello sviluppo della rete.

Nelle prossime ore, dunque, sapremo se anche per Terna è prevalsa la linea della continuità rispetto all'arrivo di una guida esterna e lontana dalle attività del gruppo. In verità, visto che l'assemblea dei soci è convocata per il prossimo 27 maggio, Palazzo Chigi e Tesoro avrebbero la possibilità di un supplemento di riflessione, ma è molto probabile che, come avvenuto in passato, la comunicazione di Via XX Settembre sia una sola e comprende tutte le partecipate.

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