Da Pili a Scelli, i successori-desaparecidos del Cavaliere
In venti anni di politica Silvio Berlusconi non ha mai saputo trovare un successore. Eppure i potenziali "delfini" sono stati innumerevoli: chi ha avuto la pazienza di contarli, assicura che, con l'ultimo arrivato, Giovanni Toti, si raggiunge quota trenta. Astri nascenti "bruciati" dallo stesso detentore del trono. Ecco un catalogo (incompleto) dei successori mai arrivati alla corona
di Riccardo Ferrazza
2. I successori-desaparecidos del Cavaliere / Letizia Moratti, la guida per la traversata nel deserto
A volte per scherzare Berlusconi la chiamava "Margaret", con trasparente riferimento alla "lady di ferro" per antonomasia, il primo ministro britannico Thatcher. L'ex premier ha avuto sempre per Letizia Moratti un'altissima considerazione: la volle come presidente Rai, la scelse come ministro dell'Istruzione per il suo secondo Governo (2001-2006), puntò su di lei come candidata a sindaco di Milano. Tra le "missioni" affidate a Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti a un certo punto si affacciò anche quella della gestione del partito per la traversata nel deserto nei difficili anni dell'opposizione (1996-2001). Un ruolo al quale anche altri in seguito la candidarono: il quotidiano israeliano Haaretz, in occasione della visita dell'allora primo cittadino milanese per sostenere Expo 2015, la descrisse come un esponente politico in ascesa in grado di decollare quando il leader di Forza Italia quando Silvio Berlusconi si fosse messo da parte; allora, scriveva l'autorevole giornale di Tel Aviv, la Moratti potrebbe candidarsi alla guida della destra diventando la "Angela Merkel italiana». Ma di quella successione, come di tutte le altre prospettate in un ventennio, non se ne fece nulla. Anche per volontà della stessa interessata: «Non so nemmeno se l'Italia sia pronta ad avere una Angela Merkel'' ha detto recentemente l'ex sindaco che si dedica alla comunità di San Patrignano e per la quale nel 2012, dopo che aveva lasciato il consiglio comunale, si era parlato di un avvicinamento (mai concretizzato) a Futuro e libertà di Gianfranco Fini.
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