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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2014 alle ore 11:15.
L'ultima modifica è del 16 aprile 2014 alle ore 11:20.

Alessandra Moretti e Giovanni TotiAlessandra Moretti e Giovanni Toti

Cantiere riforme ancora al centro del confronto politico dopo l'ultimo incontro Renzi-Berlusconi che lunedì ha confermato la tabella di marcia: prima lettura per il Senato delle Autonomie entro il 25 maggio, a seguire l'Italicum. Alessandra Moretti, capolista Pd alle prossime europee, ai microfoni di Agorà (Rai 3) mette in guardia l'ex premier: «Se andiamo a elezioni, chi perde è Forza Italia, non Matteo Renzi e il Pd. Conviene a Silvio Berlusconi stare dentro il gioco delle riforme costituzionali, altrimenti non avrebbe ruoli: se Berlusconi non partecipa a questo percorso, è fuori dalla storia e fuori dai giochi».

Toti (Fi): approvare la legge elettorale, prima o poi voto con nuove regole
Dal fronte opposto il braccio destro del Cavaliere (ex) Giovanni Toti, intervistato da Radio Anch'io (Radio 1 Rai) rivendica la lealtà degli Azzurri, ma sollecita una accelerazione sull'Italicum: «Siamo convinti che la riforma elettorale debba essere approvata, anche perché siamo al terzo governo non eletto dai cittadini e credo che prima o poi si debba andare a votare con le nuove regole». «I tempi dell'approvazione delle legge elettorale non mi appassionano particolarmente perchè vorrei - aggiunge il consigliere di Berlusconi - che si possano fare tutte le riforme programmate. Posso dire che Berlusconi nell'incontro con Renzi ha confermato che siamo un partito riformista e continueremo ad appoggiare il percorso delle riforme e l'accordo del Nazareno».

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