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Questo articolo è stato pubblicato il 21 aprile 2014 alle ore 19:55.
L'ultima modifica è del 22 aprile 2014 alle ore 20:14.

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Oltre 20mila migranti soccorsi dal 18 ottobre 2013 a oggi da Mare Nostrum, l'operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale. Nell'operazione, che ha un costo mensile che va dai sei ai nove milioni di euro, sono impiegati il personale e i mezzi navali e aerei della Marina Militare, dell'Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, del personale del ministero dell'Interno-Polizia imbarcato sulle Unità della Marina Militare e di tutti i Corpi dello Stato che, a vario titolo, concorrono al controllo dei flussi migratori via mare.

Salvini e Maroni: sospendere subito Mare Nostrum
«Emergenza sbarchi in Sicilia, 1.219 arrivi in 24 ore. La proposta della Lega in Parlamento: sospendere subito l'operazione Mare Nostrum, 300mila euro al giorno spesi dagli italiani per aiutare gli scafisti e incentivare l'invasione», ha scritto su Facebook il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Una frase simile a quella scritta sempre su Facebook dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: «Il governo deve fermare l'operazione 'Mare nostrum', è ormai un irresistibile richiamo per i clandestini».

Gasparri e Carfagna su posizioni opposte
«Bisogna bloccare subito l'operazione Mare Nostrum diventata ormai taxi loro. Mi fa piacere che il ministro dell'Interno abbia copiato le mie frasi alla lettera dicendo che la Marina non puo' diventare un traghetto per clandestini», afferma Maurizio Gasparri di Fi, vicepresidente del Senato. Contraddetto dalla portavoce del gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati Mara Carfagna: «Sospendere Mare Nostrum sarebbe un imperdonabile errore», ha scritto in una nota. «Semmai - scrive - il governo imponga all'Europa nuove regole di cooperazione, ad esempio pretendendo che i migranti vengano immediatamente accolti in strutture di tutti i Paesi dell'Unione. Non possiamo sopportare da soli il peso della solidarietà».

Il sindaco di Lampedusa: le persone in mare vanno salvate
«Le persone in mare vanno salvate e su questo non si puo' discutere», ha detto il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, intervenendo sulla polemica scatenata dalle dichiarazioni degli esponenti della Lega Nord, a partire del segretario Matteo Salvini, sull'operazione "Mare Nostrum". «Da sempre - spiega Nicolini - sostengo che 'Mare Nostrum' non sia sufficiente e che l'Europa dovrebbe fare di più affinché la richiesta di asilo non si debba fare arrivando attraversando a nuoto o sui barconi un mare che può uccidere. Finché non ci sarà altro modo di chiedere asilo, di sicuro non potremo lasciarli morire. A Maroni ricordo poi che il nostro Paese è già stato condannato dalla Corte Europea per le politiche dei respingimenti».


La Marina Militare, partecipa, in particolare, con una Nave Anfibia tipo Lpd con funzione di Comando e Controllo dell'intero dispositivo. L'Unità è dotata di capacità sanitarie di primo intervento con disponibilità di mezzi da sbarco e gommoni a chiglia rigida. L'Unità ha la possibilità di ricevere a bordo i rappresentanti di altri Dicasteri/Organismi nazionali/internazionali coinvolti nell'operazione. Vengono anche utilizzate una o due fregate Classe Maestrale, ciascuna con un elicottero Ab-212 imbarcato; uno o due pattugliatori, Classe Costellazioni/Comandanti, con la possibilita' di imbarcare un elicottero AB-212, ovvero Classe Minerva, di cui una con missione primaria di Vigilanza Pesca.

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