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Questo articolo è stato pubblicato il 21 aprile 2014 alle ore 15:25.
L'ultima modifica è del 21 aprile 2014 alle ore 15:34.

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Un premio per non dimenticare Barbara De Anna, funzionario delle Nazioni Unite laureatasi presso la Facoltà di Scienze Politiche ''Cesare Alfieri'', scomparsa lo scorso 21 giugno, a causa di un attentato terroristico in Afghanistan dove stava prestando servizio. La 39enne toscana, ferita in un attacco talebano a Kabul il 24 maggio, è morta per le gravissime ustioni il 21 giugno 2013 in un ospedale tedesco.

A lei Napolitano ha attribuito la Gran croce d'onore
Alla memoria di Barbara il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha conferito per la prima volta la Gran Croce d'Onore dell'Ordine della Stella d'Italia, classe speciale di un'onorificenza istituita nel 2011 per chi «ha perso la vita o subìto gravi menomazioni fisiche nello svolgimento di attività di alto valore umanitario all'estero».

Ogni anno due borse di studio da 2mila euro
La cooperante internazionale, originaria di Reggello, si era distinta per il suo impegno e la sua sensibilità verso le problematiche internazionali. Per questo motivo Toscana Energia, la Scuola di Scienza Politiche ''Cesare Alfieri'', l'Associazione Alumni ''Cesare Alfieri'' e il Comune di Reggello hanno promosso un'iniziativa per onorare la sua memoria. Ogni anno saranno attribuite due borse di studio di duemila euro ciascuna, a studenti e laureandi della ''Cesare Alfieri'' che intendano trascorrere un periodo di soggiorno all'estero finalizzato a condurre indagini su temi legati a energia e sicurezza energetica, geopolitica, cooperazione internazionale.

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