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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2014 alle ore 10:17.
L'ultima modifica è del 22 aprile 2014 alle ore 13:51.

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(Afp)(Afp)

L'accordo faticosamente raggiunto a Ginevra per ridurre la tensione e concedere una certa autonomia alle regioni orientali dell'Ucraina in cambio dell'eliminazione dei posti di blocco e dell'occupazione degli edifici pubblici, è pericolosamente in bilico. In questo quadro allarmante il vicepresidente Usa, Joe Biden, ha incontrato oggi i vertici del governo ucraino nel mezzo della violenta polemica tra Mosca e Kiev sul rispetto degli accordi. In mattinata erano previsti i colloqui sia con il presidente Alexandr Turchinov che con il premier Arseni Yatseniuk. Biden incontrerà anche i deputati della Rada Suprema, il Parlamento di Kiev.

La Russia «ritiri le truppe dal confine ucraino»: é questa la richiesta ribadita dal vicepresidente Usa, Joe Biden, dopo l'incontro a Kiev con il premier ucraino, Arseni Yatseniuk. Mosca, ha aggiunto il numero due della Casa Bianca, sarà «più isolata» se non riuscirà a disinnescare la crisi«. »Altri comportamenti provocatori comporteranno un prezzo più caro da pagare e un maggiore isolamento«, ha avvertito il vicepresdeinte americano in visita a Kiev.

Gli Stati Uniti sono a fianco dell'Ucraina di fronte a «minacce umilianti», ha poi affermato Biden, incontrando il premier Iatseniuk. Gli Usa sono inoltre pronti ad "assistere" l'Ucraina anche rendendola meno dipendente dal gas russo. Lo ha affermato il vice presidente Usa rivolgendosi ai parlamentari ucraini. «La possibilità di creare un'Ucraina unita - ha detto Biden - è alla vostra portata e noi vogliamo essere vostri partner e vostri amici in questo progetto. Pensate a dove sareste oggi - ha proseguito il vice presidente Usa - se poteste dire alla Russia di tenersi il suo gas». Biden ha invitato ad estirpare «il cancro» della corruzione endemica nel paese.

Lunedì il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov, ha attaccato duramente Kiev per aver «violato gli accordi di Ginevra» mirati ad evitare l'escalation del conflitto. Il 17 aprile scorso Russia, Usa, Ue e Ucraina hanno raggiunto un'intesa della città svizzera per cercare di attenuare la tensione in Ucraina, il documento invitava un dialogo tra le
parti per uscire dalla crisi. Ma questo accordo fatica ad essere messo in pratica dalle due parti e una scintilla, tipo Sarajevo nel 1914, può innescare un conflitto tra le parti che poi potrebbe coinvolgere gli alleati esterni delle due fazioni in campo, così da trasformare lo scontro in conflitto molto più ampio e dalle conseguenze imprevedibili.


Kiev smentisce coinvolgimento Idella destra nazionalista - In questo quadro L'Ucraina ha affermato oggi che non ci sono prove di un coinvolgimernto del "Settore destro", la
formazione ultranazionalista di Kiev, nella morte dei dimostranti che sono stati uccisi in una sparatoria domenica Slovyansk, nell'est sconvolto dalla sommossa dei filo-russi. Lo scrive l'agenzia di stampa Interfax. «Abbiamo ufficialmente dichiarato una volta ancora che non c'è alcuna prova che dimostri un coinvolgimento di Pravyi Sektor nel sanguinoso scontro a Slovyansk», ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri ucraino.
Tre sostenitori del fronte filo-russo sono stati uccisi e altri tre feriti in uno scontro a fuoco avvenuto a un posto dfi blocco messo in piedi dai manifestanti il 20 aprile a Slovyansk, la
città dell'Ucraina orientale divenuta epicentro della rivolta dei russofoni.
Il ministero degli Esteri ucraino ha confermato che un'inchiesta è stata avviata immediatamente dopo la sparatoria. Da Mosca, invece, il ministero degli Esteri ha espresso sdegno, suggerendo un diretto coinvoltimento di Kiev nell'incidente. «La
Russia condanna la provocazione dei militanti, la quale indica che le autorità di Kiev non vogliono procedere col disarmo dei nazionalisti e degli estremisti», ha scritto il dicastero guidato da Sergei Lavrov. «Il fatto che questa tragedia sia accaduta dopo l'accordo
firmato a Ginevra il 17 aprile, in seguito a colloqui a quattro tra i rappresentanti di Russia, Stati uniti, Unione europea e Ucraina, sorprende. L'accordo contiene un appello ad astenersidalle violenze, dalle intimidazioni e dalle provocazioni. La Russia insiste sull'attuazione rigorosa dell'impegno ad alleggerire la situazione nell'Ucraina sud-orientale, assunto dalla parte ucraina». Silenzio di Mosca sui cosiddetti "uomini in verde" che si sono impossessati dei siti governativi ucraini che fonti dell'intelligence occidentali (il New York Times ha pubblicato delle foto di soldati russi che si sono visti in Georgia, Ossezia e infine Ucraina) accusano di essere soldati e agenti russi infiltrati nelle zone orientali del paese.

Se Mosca sogna la Novorossiya, la Nuova Russia, un territorio che dalla fine del XVII secolo abbracciava ampie parti dell'attuale Ucraina, come si è fatto scappare il presidente russo Vladimir Putin nel corso della conferenza fiume della settimana scorsa, allora i problemi sono più difficili da risolvere.

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