Come cambiar vita e fare business in campagna
La ricerca di un altro stile di vita, un ritmo diverso, il desiderio di un sano e diretto contatto con la natura, il recupero delle tradizioni, la voglia di creare una comunità solidale. Sono vari e intrecciati i motivi che spingono individui e gruppi verso il "ritorno" alla campagna. Dalle iniziative personali fino agli ecovillaggi, ecco alcuni esempi di quando il "luogo ameno" ispira una svolta (e fa nascere nuove attività).
di D. Aq.
1. Vivere in campagna / Dall'informatica all'allevamento in agriturismo

Paolo Rotoli
«Non c'è cosa più appagante e rilassante di assaporare la vetta di una montagna». Quando dopo il matrimonio e l'arrivo di due bambini il perito informatico Paolo Rotoli di Clusone (Bergamo) ha ripreso la vecchia passione per lo sci agonistico, quel pensiero, la montagna, lo ha spinto a dare una svolta alla sua vita, lasciare il piccolo negozio di informatica dove vendeva e riparava computer, e cominciare un'attività di allevamento di animali. S'è consigliato con i contadini locali, ha comprato quattro capre e costruito una casetta di legno come ricovero. Pian piano i vecchi contadini gli hanno insegnato anche a caseificare. A quel punto ha ristrutturato una vecchia cascina, vi ha portato gli animali, e l'ha poi trasformata in agriturismo, con una nuova stalla. Così – sottolinea Coldiretti – in dieci anni Rotoli è passato a gestire una struttura (che è anche fattoria didattica) con sessanta capre, una decina di vitelli, polli, galline, conigli, e a produrre formaggi, miele, insaccati e confetture.
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