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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2014 alle ore 22:31.

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Apple, Google, Intel e Adobe patteggiano la causa legale avviata nei loro confronti da 64.000 dipendenti che le hanno accusate di aver fatto cartello per non assumere lavoratori di altre aziende, con l'effetto conseguente anche di limitare gli stipendi.
I dettagli del patteggiamento non sono stati resi noti, ma le quattro big della Silicon Valley hanno preferito raggiungere un'intesa invece che andare a processo, dove avrebbero potuto essere costrette a pagare fino a 3 miliardi di dollari, che potevano però triplicarsi fino a raggiungere i 9 miliardi di dollari.

Nell'azione legale le aziende sono accusate di aver cospirato illegalmente per eliminare la concorrenza fra i dipendenti delle diverse società e ridurre i compensi dei lavoratori. A sostegno della loro tesi i dipendenti hanno portato anche lo scambio di email fra Steve Jobs e il numero uno della rivale Palm, Edward Colligan. Le email risalgono al 2007, e nelle missive Jobs intimava a Colligan ad aderire all'accordo per non strapparsi a vicenda i dipendenti, siglato clandestinamente dai colossi della Silicon Valley. Una mancata adesione si sarebbe tradotta in un'azione legale contro Palm per violazione dei brevetti.

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