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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2014 alle ore 06:38.

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BOLOGNA
Si comincia con un contratto da un milione di euro per la prima fase del progetto di informatizzazione clinica dell'ospedale militare Mohammed V di Rabat, «ma la copertura di tutta la rete sanitaria delle Forze armate reali del Marocco ci lascia prevedere lavori per almeno tre o quattro volte tanto, per essere prudenti», premette Achille Grisetti, neodirettore generale di Noemalife, società bolognese leader in Europa nel mercato dei servizi informatici per la sanità, 700 dipendenti nel mondo e 67 milioni di fatturato nel 2013 (il 44% realizzato oltreconfine).
Lo sbarco in Marocco attraverso la controllata francese Medasys che si occuperà di cartelle cliniche elettroniche, fatturazione digitale e del governo informatico di tutti i flussi e processi dei sette ospedali militari reali (il primo, quello di Rabat, è uno dei più prestigiosi del Marocco per tecnologie e dimensioni, con 900 posti letto) è solo il primo passo di un cammino di internazionalizzazione che porterà Noemalife a raggiungere il 50% di export «entro due anni, ma contiamo di centrare l'obiettivo prima», afferma il dg. Riconoscendo il peso che ha avuto nell'operazione in Maghreb l'attività svolta dal Governo francese, «che a differenza di quello italiano spinge molto sulla promozione delle proprie aziende all'estero», aggiunge Grisetti.
Anche da solo il gruppo NoemaLife si sta comunque facendo largo tra le strutture private nei Paesi in via di sviluppo, per compensare i tagli alla sanità pubblica in Europa. In particolare in Italia, dove i tempi di pagamento del Ssn, per quanto migliorati, si aggirano ancora sui 160 giorni e dove non ci sono prospettive di crescita. «Abbiamo appena vinto una gara in Arabia Saudita, mercato, in cui debuttiamo con un contratto da mezzo milione di dollari per la gestione informatica dei laboratori di un ospedale militare, che ci aprirà però, come in Marocco, tutto il network della sanità», prosegue il manager entrato pochi mesi fa in azienda con il compito di rilanciare il business del gruppo, che si stima supererà quest'anno i 70 milioni di euro con un trend superiore al 10% oltrefrontiera.
Prima ancora era stata la volta dell'Algeria, sempre attraverso Medasys (acquisita nel 2011 e specializzata nell'area clinica, che la casamadre bolognese sta integrando con il proprio core business nella diagnostica) «ma la nostra prima area di sviluppo resta il Sudamerica. Dopo Cile e Argentina – conclude Grisetti – apriremo a giorni una sussidiaria in Messico in partnership con la multinazionale Siemens». Le alleanze certificate con i grandi fornitori mondiali di apparecchiature mediche (come Biomerieux) è l'altra strada dello sviluppo globale di Noemalife, gestendo i software per governare le loro macchine.
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I NUMERI
1 milione
La prima tranche
Il contratto appena firmato in Marocco da Noemalife riguarda la fornitura di software al primo di sette ospedali delle Forze armate reali
50%
Quota export in due anni
L'obiettivo del gruppo bolognese, tra potenziamento in Sudamerica e sviluppo in Nordafrica è aumentare del 10% l'export già quest'anno per toccare i 70 milioni di ricavi

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