Notizie ItaliaPer la cerimonia attesi 150 cardinali e mille vescovi. Anche Renzi e Napolitano tra le delegazioni di 90 Paesi
Per la cerimonia attesi 150 cardinali e mille vescovi. Anche Renzi e Napolitano tra le delegazioni di 90 Paesi
di Marzio Bartoloni | 24 aprile 2014
Alla celebrazione di domenica mattina in piazza San Pietro per le canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II parteciperanno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Matteo Renzi, con le rispettive consorti. Sarà dunque del massimo livello la delegazione italiana, una delle 93 delegazioni di diversi Paesi, 24 delle quali guidate da capi di Stato e reali, e 11 da premier e governatori. A concelebrare il rito ci saranno almeno 150 cardinali e 1000 vescovi.
Presenti delegazioni da 90 Paesi al massimo livello
Alla cerimonia di canonizzazione in Piazza San Pietro ci saranno 93 delegazioni ufficiali di 90 Paesi del mondo, oltre ad altre di organizzazioni internazionali come l'Ue. Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha spiegato che finora sono confermati 24 capi di Stato, tra presidenti e sovrani, e contando anche primi ministri e governatori sono in tutto 35 le delegazioni a questo livello di rappresentanza: le altre sono guidate da ministri, ambasciatori o altre personalità. Sicuramente al più alto livello, quindi con la presenza del presidente della Repubblica, saranno le delegazioni di Italia e Polonia, Paesi dei due nuovi santi. Presenti anche i reali di Spagna. Per quanto riguarda le rappresentanze ecumeniche ci sarà un gruppo importante di ebrei che hanno manifestato anche in vari modi la stima, l'affetto per questi due Papi, che sono stati particolarmente importanti per il rapporto con il popolo ebraico. Ci sono anche dei musulmani, che hanno manifestato il desiderio di partecipare. Nessuna conferma invece sulla presenza di Papa Benedetto che, ha spiegato Lombardi, è benvenuto e sa di essere desiderato e invitato.
Come funziona il rito di canonizzazione di domenica
Un ruolo particolare nella celebrazione di domenica mattina, vista la provenienza dei due Papi santi, lo avranno il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, il cardinale di Cracovia Stanislao Dziwisz e il vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Il rito delle canonizzazioni, ha spiegato il portavoce della S. Sede, padre Federico Lombardi, si aprirà con le petizioni al Papa da parte del cardinale prefetto della congregazione dei santi, Angelo Amato, quindi la solenne formula che sarà letta da Francesco: «Ad onore della Santissima Trinità, per l'esaltazione della fede cattolica e l'incremento della vita cristiana, con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e nostra, dopo aver lungamente riflettuto e invocato più volte l'aiuto divino, ascoltato il parere di molti nostri fratelli nell'Episcopato, dichiariamo e definiamo Santi i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, li iscriviamo nell'albo dei Santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati fra i Santi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». Dopo la formula verranno presentate le reliquie dei nuovi santi da parte di persone vicine a loro ancora da stabilire, quindi un momento di ringraziamento e si riprenderà la messa dal Gloria. Da segnalare, come avviene nelle grandi feste, la proclamazione del Vangelo in greco e in latino.