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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2014 alle ore 17:30.
L'ultima modifica è del 29 aprile 2014 alle ore 07:31.

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Silvio Berlusconi torna ad attaccare il capo dello Stato. Lo fa in un'intervista registrata a Villa Gernetto che andrà in onda stasera Piazzapulita su La 7, nella quale scandisce senza mezzi termini: «Napolitano aveva il dovere morale di assegnarmi la grazia motu proprio». E ribadisce l'accusa al capo dello stato di essere stato «già dal 2010 parte attiva affinché il presidente della Camera, Fini, spostasse una parte dei suoi in Parlamento a sinistra, formando una nuova maggioranza rispetto a quella eletta». Poi bolla come «mostruosa, ma anche ridicola» la sentenza di condanna per frode fiscale nel processo Mediaset. E punzecchia Renzi: «non lo considero un avversario fino in fondo, potrebbe stare in Fi». E rivendica per sè il titolo di «riformatore». Sulle europee sfodera ottismismo (malgrado i sondaggi negativi): «Fi può prendere più del 25%». E non dimentica l'amico Dell'Utri, definito «una persona perbene, torturato da un'accusa ingiusta».

Napolitano aveva dovere morale grazia
«Avevo chiesto a Napolitano la grazia, senza presentare alcun atto formale richiesta. Gli avevo detto che aveva il dovere morale di assegnarmi la grazia motu proprio - afferma Berlusconi a Piazzapulita - proprio perché la Costituzione gli assegna come un potere monarchico». E alla domande se Napolitano abbia travalicato i suoi poteri replica: «Lascio ad altri o alla storia il giudizio di quanto è successo».

Delrio: contro Napolitano accuse inaccettabili
Attacchi ai quali replica il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, esprumendo «solidarietà» al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. «Toni e accuse - sottolinea Delrio - sono inaccettabili, al di fuori di quel corretto rapporto politico e istituzionale che è garanzia di convivenza civile e di rispetto delle regole per tutti»

Sentenza politica e inventata
L'ex Cavaliere, a Piazzapulita, ancora una volta si scaglia contro la sentenza di condanna per frode fiscale nel processo Mediaset. Una sentenza «non solo mostruosa, ma anche ridicola». Non solo: « una sentenza politica e inventata», perché «se si esamina il percorso non si può negare che ci sia una strategia perché si è cercato di escludere dalla battaglia politica il leader che ha tenuto insieme il centrodestra ».

Umiliato?No, ma ridicolo affidarmi a servizi sociali per rieducarmi
Poi torna a definirsi «assolutamente sereno» sulla condanna da scontare ai servizi sociali «perché sono sicuro che questa cosa sarà un boomerang per chi l'ha voluta». Ma definisce «ridicolo» pensare che «si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali». Non per questo si sottrarrà al servzio di volontariato da svolgere alla casa di accoglienza per anziani di Cesano Boscone .«Io voglio essere a disposizione. Mi si chiederà di fare delle cose e io sono disponibilissimo - assicura - Parlerò e sarò ascoltato».

Sacra Famiglia: martedì i dettagli servizi sociali Berlusconi
Intanto Paolo Pagni direttore generale del centro Sacra Famiglia di Cesano Boscone avvisa che «domattina la fondazione darà un comunicato in cui si definiscono le tappe prossime che porteranno all'inizio del progetto di volontariato di Silvio Berlusconi». E aggiunge: «Entro 36 ore daremo conferma del giorno preciso in cui arriverà Berlusconi».

Berlusconi: Renzi potrebbe stare in Fi, lo avrei preso
Nel corso dell'intervista a Piazzapulita Berlusconi non risparmia punzecchiature a Renzi. E chiosa: «Non è certamente imbattibile e non lo considero davvero un avversario fino in fondo. Renzi lo avrei preso nel mio partito, potrebbe stare in Forza Italia» perché, tra l'altro, «non è comunista». Poi rivendica però per sè il ruolo di riformatore. «Il riformatore «sono io, non Matteo Renzi o quelli del Pd», assicura.

Dell'Utri torturato da accusa assurda
E non dimentica di difendere il suo ex braccio destro Marcello Dell'Utri, condannato in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e in attesa il 9 maggio del responso della Cassazione. «Dell'Utri - dice Berlusconi - è una persona perbenissimo, torturato da 20 anni da accusa assurda, che deriva da reato che non è previsto dai codici ma è un'invenzione». Quanto al Libano, aggiunge: «Non sapevo fosse lì, è stata una sorpresa».

Alle europee Forza Italia oltre il 25%
Sul risultato di Forza Italia alle europee, l'ex Cavaliere conferma quanto già detto nel salotto di Bruno Vespa qualche giorno fa. E fissa l'asticella «oltre il 25%»

Napolitano parte attiva perché Fini spostasse suoi
Quanto alle accuse lanciate a Porta a Porta sui rapporti tra il capo dello Stato e l'allora presidente della Camera Gianfranco Fini, in funzione "anti-Berlusconi", puntualizza: «Non ho accusato il Presidente Napolitano di colpo di Stato. Ho raccontato che già nel 2010 si era reso parte attiva affinché il presidente della Camera, Fini, spostasse una parte dei suoi in Parlamento a sinistra, formando una nuova maggioranza rispetto a quella eletta». «Ho le prove - ha aggiunto ancora l'ex Cavaliere - ci sono testimoni. I nomi? Non ho l'autorizzazione, ma se ci saranno necessità, anche giurisdizionali di chiarimento, i nomi si faranno».

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