Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2014 alle ore 13:19.

My24
Alessandro Del Piero (Ipp)Alessandro Del Piero (Ipp)

Alex Del Piero è uscito dal gruppo. Come il Jack Frusciante del noto romando di Enrico Brizzi, che guarda caso regala i gradi di protagonista della storia a tal Alex D., diciassettenne bolognese alle prese con un radicale cambio di rotta esistenziale. L'ex capitano della Juventus, giocatore simbolo per chi ha tifato bianconero nelle ultime due (meglio, tre) generazioni, ha deciso di chiudere i conti con il Sydney, la squadra che l'aveva accolto nell'estate del 2012 con la promessa di consegnargli le chiavi di un progetto che andava ben al di là di un semplice (pure se ben remunerato) impegno in calzoncini corti.

Traguardo raggiunto: Del Piero a Sydney come Pelè negli Stati Uniti negli anni Settanta. Con lui, grazie a lui, l'Australia del pallone ha recuperato terreno nei confronti delle zone nobili del pallone mondiale. «Un esilio dorato, fatto di sole, avventura e poco più», giurarono i suoi detrattori all'indomani della notizia dell'Alex in versione Mr Crocodile Dundee. Del Piero sapeva che sarebbe andata diversamente. E per due anni è stata passione pura, colma di alti e bassi, come spesso accade quando ci si dona completamente a una causa in cui si crede davvero, non per finta. Fino ai titoli di coda, attesi e quasi necessari, ma non per questo meno difficili da mandare a memoria.

«Australia, è arrivato il momento di dirsi "arrivederci"», ha scritto stamani Del Piero sul suo sito internet. «La mia esperienza con il Sydney FC è arrivata alla sua conclusione e seppure con un po' di tristezza, perché mi sono trovato benissimo, ho comunicato la mia decisione alla società, che ringrazio per questi due anni e per avermi chiesto di restare e con la quale sarò felice di esplorare nuove opportunità lavorative per il futuro. É stata una scelta non facile anche perché la mia vita dentro e fuori dal campo è stata bellissima, e insieme con la mia famiglia abbiamo trascorso due anni fantastici: l'Australia ci rimarrà per sempre nel cuore». Alex il campione saluta e se ne va. Ringraziando un Paese intero per l'affetto che ha saputo restituirgli fuori e dentro gli stadi e confermando tra le righe le voci che indicavano l'ex fuoriclasse della Juventus tra i possibili sostituti di Frank Farina sulla panchina del Sydney. Del Piero ha fatto un passo indietro per farne due avanti. Forse perché a un passo dai 40 (torta da servire il 9 novembre) ha capito che può ancora divertirsi tirando calci a un pallone.

«Per me però è arrivato il momento di cambiare, consapevole di aver dato tanto e di aver ricevuto altrettanto. Adesso mi prenderò un po' di tempo per valutare le opportunità che si stanno prospettando per il mio futuro». Dieci gol e nove assist nelle 24 partite disputate quest'anno, 1810 i minuti complessivi trascorsi in campo. Un'altra volta super. Del Piero continua a dimostrare un'integrità fisica da primato. Gioca e fa giocare. Cade e si rialza, come è sempre stato abituato a fare quando dispensava gloria e talento in giro per la Penisola. Non è più il giocatore capace di attaccare gli spazi come faceva qualche anno fa, perché il tempo passa per tutti anche per le stelle, ma la classe e la determinazione quelle no, sono rimaste le stesse. E la tentazione, come addomesticarla?

Alex ama gli Stati Uniti ed è probabile che prima di dedicarsi completamente alla famiglia consideri seriamente la possibilità di indossare la maglia di qualche club a stelle e strisce. Ha sedotto l'Australia, ora potrebbe ripetere l'operazione negli Usa, convinto che l'entusiasmo possa avere la meglio sulle fatiche di una vita da incantatore di palloni. Lui come Luca Toni. Se il calcio fosse come la pallacanestro, con giocatori che entrano ed escono dal rettangolo di gioco senza soluzione di continuità, sarebbero da impacchettare e spedire in Brasile per i mondiali in salsa azzurra, perché garantiscono un bagaglio di esperienza e di numeri che i più giovani nemmeno possono immaginare. Con loro, per loro, l'Italia delle chiacchiere e delle divisioni di borgata si è abbracciata nel canto. Accade ai grandissimi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi