Le amazzoni della new economy. Ecco come è possibile creare una startup in rosa (in un mondo ancora dominato da maschi)
Fare una startup in rosa in un mondo dominato dai maschi, in Italia come altrove, è ancora un fenomeno raro. Del resto «il 90% dei fondi di venture capital sono gestiti da uomini e i capitali vanno ad aziende fondate da uomini». Eppure...
di Eleonora Chioda
2. Amazzoni dell'innovazione / «Buttarsi, senza avere paura»
Elena Favilli (a sinistra) e Francesca Cavallo (a destra)
«Essere donna e founder di una startup è ancora un'anomalia che si porta dietro pregiudizi e difficoltà. Quello dell'innovazione è un mondo a predominanza maschile. In Italia come nella Silicon Valley. Il 90% dei fondi di venture capital sono gestiti da uomini e i capitali vanno ad aziende fondate da uomini» esordisce Elena Favilli, 32 anni, startupper tra le più note in Italia.
Con Francesca Cavallo ha creato Timbuktu, un "iPad magazine" per bambini che ha vinto il premio di miglior rivista al mondo per questa fascia di lettori. Per riuscirci, come nella miglior tradizione delle startup, le due imprenditrici si sono trasferite in California («non bisogna andare in Silicon Valley per farcela ma per imparare a misurarsi con quel linguaggio. Il futuro dell'innovazione passa ancora da San Francisco»).
Partendo da qui hanno raccolto capitali e consensi. Un primo round da mezzo milione di dollari in finanziamenti è stato guidato dall'incubatore 500Startups, nel 2012. E il secondo, a inizio 2014, è arrivato da Zynga, il colosso americano dei videogiochi per il web. In Italia hanno stretto un accordo con la DeAgostini Libri per il lancio di nuove applicazioni interattive e sono state selezionate tra le startup internazionali presenti al Salone del Libro di Torino (8-12 maggio).
«Passiamo 14/15 ore al giorno per capire come cambiare, pezzetto dopo pezzetto, il volto dell'editoria digitale per bambini. Ma la nostra storia insegna che si possono coltivare grandi ambizioni, senza paura di mettersi in discussione. Sheryl Sandberg, Coo di Facebook, ha scritto un libro che si intitola Lean In, invitando le donne a buttarsi. Noi lo abbiamo fatto. Senza paura».
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